(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 7 giu. - Il nuovo rapporto sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia curato dal gruppo CRC (il network di 82 organizzazioni che lavorano alla applicazione della convenzione ONU Convention on the Rights of the Child - CRC ) "non dovrebbe interessare solo il ministro del Welfare, ma l'intera compagine governativa ed il Parlamento. Ne esce infatti una fotografia impietosa di un Paese che negli ultimi anni ha smesso di investire sulle future generazioni non solo azzerando i fondi destinati ai comuni (salvo 15 grandi citta' che comunque hanno subito tagli ingenti), ma rinunciando a sostenere una rete di servizi che affianchi le famiglie per contrastare l'impoverimento e l'abbandono". Lo ha detto Cecilia Carmassi, componente della segreteria nazionale del Partito Democratico.
"Nascita, diritto all'educazione sin dalla prima infanzia, prevenzione verso forme nuove e vecchie di dipendenza, percorsi di uscita dalla poverta' e contrasto all'impoverimento, sono temi che ci chiedono di definire il modello di societa' che vogliamo realizzare in Italia- ha detto ancora- In una fase tanto grave di crisi economica e sociale, non si puo' scegliere di sacrificare una intera generazione, perche' i danni prodotti nei primi anni non saranno piu' recuperabili e se volgiamo una societa' futura in cui questi giovani competano per merito, dobbiamo prima assicurare pari opportunita' sostanziali a tutti. Il governo deve sentirsi impegnato a migliorare le normative esistenti, ma anche ad investire risorse. Non farlo sarebbe miope e risponderebbe a metodi di selezione naturale che non hanno niente di democratico: questo Paese non se lo puo' permettere".
(Wel/ Dire)