'GOVERNO RIMETTA QUESTIONE INFANZIA AL CENTRO DI AGENDA POLITICA'
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 7 giu. - Il 32,3% dei minori in Italia e' a rischio poverta' e continuano a diminuire le risorse destinate alle politiche dell'infanzia e dell'adolescenza. E' questo il preoccupante dato emerso dal sesto Rapporto 'I diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia', curato dal Gruppo Crc (acronimo della Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza) cui hanno contribuito 113 operatori delle 82 associazioni coordinate da Save the Children che appartengono al Gruppo e che ormai dal 2001 continua con l'impegno assunto di fornire un aggiornamento puntuale dell'attuazione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza nel nostro Paese.
Il report e' stato illustrato da Arianna Saulini, coordinatrice del Gruppo, nel corso di una conferenza stampa svoltasi alla presenza del ministro per il Lavoro e le politiche sociali, Enrico Giovannini, del viceministro Maria Cecilia Guerra e dell'Autorita' garante per l'infanzia e l'adolescenza, Vincenzo Spadafora.
Ma non solo la poverta' e' tra i principali problemi che investono l'infanzia del Belpaese. Durante la presentazione della ricerca sono, infatti, emersi anche altri numeri che rendono necessario e immediato l'intervento dell'Esecutivo Letta. Solo il 14% della popolazione sotto i tre anni risulta, infatti, presa in carico da parte dei nidi a titolarita' pubblica, mentre 29.309 minorenni sono fuori dalla propria famiglia di origine. Tre scuole su quattro, inoltre, non sono in regola con le certificazioni.
"La pubblicazione del 6° Rapporto Crc avviene all'inizio di una nuova legislatura e all'avvio del lavoro del nuovo Governo, con l'auspicio che i neo ministri possano trarre spunto dalle raccomandazioni e dall'analisi contenuta per sanare alcune criticita' del nostro sistema e che i diversi livelli istituzionali riescano a rimettere i diritti dell'infanzia al centro dell'agenda politica"- ha commentato Arianna Saulini, coordinatrice del Gruppo Crc.
"L'attivita' di monitoraggio condotta dal Gruppo Crc- continua la sua coordinatrice- ha fornito una chiara fotografia sulle necessita' e i problemi dell'infanzia nel nostro Paese, sull'attuazione o la violazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti presenti in Italia e le zone d'ombra che emergono sono numerose. Per contro si sta assistendo ad un progressivo abbattimento delle risorse e una carenza di attenzione per strumenti fondamentali per garantire un welfare a misura di bambini, come il Piano nazionale infanzia, che continua ad essere adottato in maniera discontinua o senza copertura finanziaria adeguata, o per organismi come l'Osservatorio nazionale per l'infanzia dell'adolescenza che ha concluso il suo mandato alla scadenza prevista, nel novembre 2012 e non e' stato rinominato".
In positivo, conclude Arianna Saulini, "si evidenzia l'operativita' dell'autorita' Garante per l'infanzia e l'adolescenza: il 2012 e' stato infatti il primo anno in cui in Italia e' stata presente tale figura".
(Wel/Dire)