LO PSICOTERAPEUTA: LIMITARE USO SOCIAL A CHI NON FA USO SANO.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 gen. - "Il vero problema non e' se i ragazzi dicano cose stupide e volgari, ma il perche' i loro commenti non siano stati immediatamente oscurati". Cosi' lo psicoterapeuta dell'eta' evolutiva, Federico Bianchi di Castelbianco, commenta l'hashtag #letroiedellamiascuola, diventato oggi argomento di tendenza del social network Twitter.
"Esiste una discrepanza- prosegue lo psicoterapeuta- se questi giovanotti avessero messo un manifesto con riportate sopra le frasi volgari che imperversano sul social network in riferimento all'hashtag #letroiedellamiascuola, il cartellone sarebbe stato immediatamente oscurato. Invece su Twitter questi messaggi cretini o irresponsabili vengono lasciati pubblici, sebbene si tratti di espressioni al di fuori di qualsiasi idea di liberta' e lontanissimi da un sano equilibrio nei rapporti". Castelbianco si augura "che il criterio che venga adottato in questo caso sia la censura".
La parola censura, nella sua concezione positiva, spiega il direttore dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), "significa che non vengano accettati insulti da parte di terzi, offese e danni alle persone. Qualora vi siano poi soggetti che invochino pretestuosamente la liberta' di parola, ci auguriamo che si autocensurino e stiano zitti perche' un'attivita' di controllo e contenimento in questo caso va solo a tutela dei giovani.
Iniziamo quindi a togliere gli insulti e soprattutto limitiamo la possibilita' di utilizzare liberamente questo strumento a chi- conclude lo psicoterapeuta- non e' in grado di avere rapporti sociali vivibili".
(Wel/ Dire)