DOPO SUICIDIO DI NOVARA CRITICHE SU WEB PER PAROLA PIÙ CLICCATA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 gen. - Il tam tam e' partito ieri pomeriggio, di domenica. Ma ha raggiunto l'apice stamattina, quando l'hashtag #letroiedellamiascuola e' diventato la parola piu' cliccata sul social network twitter. Era successo la prima volta a ottobre, quando fra gli argomenti piu' discussi era finito il topic #letroiedellamiacitta'. Gia' allora la polemica (degli adulti) era scoppiata fervente. Il nuovo 'caso', pero', fa piu' clamore, perche' cade a meno di quindici giorni dal suicidio di Carolina, Caro, la ragazza di Novara che si e' gettata dal balcone a 14 anni perche', secondo quanto emerge dai primi elementi di indagine, vessata sui social network (e non solo) dai suoi compagni.
Proprio su twitter era scattata la grande accusa ai bulli: si e' uccisa per colpa vostra. Ma il web dimentica in fretta, trita le emozioni. E dieci giorni dopo la morte di Carolina la 'tregua' e' finita. Si torna a giocare pesante con le parole. E di mezzo ci vanno di nuovo le ragazze. Sono loro quelle da giudicare. La parola e' una costante. Sprezzante, volgare: troia. Gli adulti intervengono e bacchettano. Lo fa la blogger Selvaggia Lucarelli, che scrive: "Carolina si suicida, giorni di belle parole e l'hashtag del giorno e' #letroiedellamiascuola. Complimenti. 'Sta generazione promette bene". Lo fa il giornalista Gianluca Nicoletti, con un pezzo su La Stampa.it subito ritwittato da utenti adulti in cui parla di "piccoli misogini" che conquistano la Rete. C'e' chi si ribella: "Indignazione generale x gesti impensabili di bambini e spuntano ancora hashtag come #letroiedellamiascuola: basta con questo #cyberbullismo!". Ma loro, i 'piccoli misogini', vanno avanti indisturbati, tanto da portare la conversazione in alto nella classifica degli argomenti piu' discussi.
"#letroiedellamiascuola si stanno piu' o meno facendo tutta la scuola", scrivono. E ancora: "ridono come delle galline #letroiedellamiascuola", "certe volte vengono vestite solo con canottierine trasparenti e tutte le tette di fuori #letroiedellamiascuola", "#letroiedellamiascuola son cosi' troie che in confronto Cicciolina e' una suora di clausura".
L'abbigliamento delle ragazze e' nel mirino: '#letroiedellamiascuola vengono il primo giorno di scuola con i pantaloncini e con una maglietta aderente'. I commenti sessuali sono pesanti: "#letroiedellamiascuola si lamentano perche' tutta la scuola crede che siano troie. Lo siete, stop", "#letroiedellamiascuola la darebbero per una sigaretta (usata)".
I grandi si scandalizzano ("Questi ragazzi mi fanno paura", scrive un utente, "Ma uno schiaffone, no?", si legge in un altro post). Ma a ben guardare fra chi punta il dito, fra chi si sfoga con la volgarita' ci sono proprio tante ragazze. Spesso piu' pesanti dei loro compagni maschi. Attaccano le colleghe per il loro trucco, per gli abiti, per il modo di parlare. Si accaniscono contro le loro compagne di classe, ne scherniscono movimenti, modi di dire. La solidarieta' dei giorni del suicidio di Caro sembra definitivamente alle spalle.
(Wel/ Dire)