ADOZIONI INTERNAZIONALI, SPESSO PICCOLI USATI COME OGGETTO
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 gen. - Le adozioni internazionali "rimangono uno strumento di cooperazione strategica indispensabile, ma e' necessario fare attenzione perche' fatti gravi come quello di Cosenza, con una violenza sessuale continuata , non sono isolati". Lo affermano in una nota Mario Campanella, presidente di Peter Pan Onlus, e la psicoterapeuta e scrittrice Maria Rita Parsi.
"Bisogna fare i complimenti alla Procura- hanno proseguito Campanella e Parsi- per avere saputo individuare e chiaramente comprovare questa squallida e penosa storia che, e' opportuno sottolinearlo, non e' rappresentativa della solidarieta' e del senso amorevole di cura e di assistenza che molte coppie italiane provano allorquando tentano di approciarsi al meccanismo peraltro complicato delle adozioni internaizonali".
C'e', pero', un "perverso mercato verso i paesi poveri- ha aggiunto la nota- che porta ogni anno in Bielorussia, Moldavia, India, Pakistan, Brasile, Cambogia pedofili travestiti da 'salvatori' , che in realta' sono predatori alla ricerca di bambini invisibili". Il presidente di Peter Pan e la psicoterapeuta hanno snocciolato alcuni dati: "Verso questi paesi il turismo sessuale e' incontenibile: le azioni di deterrenza finora messe in campo dagli organismi internazionali sono insufficienti". Sarebbero circa "30 mila i bambini bielorussi, moldavi, ucraini, polacchi- hanno scritto Campanella e Parsi- vittime della pedofilia, con una fascia di eta' agghiacciante che parte dai cinque anni". È "indispensabile lanciare ponti di convergenza con la Commissione europea che deve recitare un ruolo da protagonista nelle interlocuzioni internazionali- ha concluso la nota- utilizzando strumenti di prevenzione piu' appropriata contro la vergogna del turismo sessuale pedofilo che si ammanta anche delle false adozioni".
(Wel/Dire)