"RICORDATEVI DELL'INFANZIA, INTERVENTI A FAVORE SIANO PRIORITÀ".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 22 feb. - "Considerate una priorita' gli interventi a favore dei 910.000 minori che vivono nel Lazio". Con questo appello, Save the children Italia, che opera da oltre 10 anni per proteggere e promuovere i diritti dei minori a rischio del nostro Paese, indirizza una lettera ai candidati alla guida della Regione Lazio.
I dati di Save the children sono sconfortanti: nel Lazio i neonati, come tutti i 'colleghi' italiani, nascono gia' con un'ipoteca di 3.500.000 euro di debito pubblico a testa (il piu' alto d'Europa), i bambini sono destinati ad essere sempre meno nel prossimo futuro (15,5 ogni 100 nel Lazio nel 2030), con aiuti insufficienti (175 euro annui la spesa pro-capite dei comuni in servizi per l'infanzia e famiglie nel Lazio), un background scolastico scadente (quasi 16 minori su 100 abbandonano gli studi superiori), senza competenze e stimoli culturali. Oltre 23.000 minori laziali vivono in siti altamente inquinati, oltre 8.000 vivono in comuni sciolti almeno una volta per mafia. Per quanto riguarda l'offerta di servizi cruciali come gli asili-nido, e' di circa 15 ogni 100 il numero di bambini da 0 a 2 anni in carico agli asili nido pubblici o ad altri servizi integrativi.
"Chiediamo al futuro presidente della Regione di investire per garantire l'attuazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti e creare le condizioni di crescita e benessere della collettivita'", dichiara Raffaela Milano, direttore programmi Italia-Europa di Save the children, ricordando che i minori rappresentano il 16,5% della popolazione della regione che, pur non votando, sono titolari di precisi diritti soggettivi riconosciuti dalla Convenzione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza dell'Onu. "Gli interventi promossi dalla Regione in questi anni sono stati frammentati e privi di indirizzi generali strategici", aggiunge Milano. "Per questo auspichiamo che la nuova Giunta introduca un responsabile del coordinamento di tutte le politiche rivolte all'infanzia in grado di rendere gli interventi piu' coerenti ed efficaci. Tale figura, in collaborazione con il Garante Regionale, dovrebbe definire un Piano infanzia regionale e garantirne il costante monitoraggio insieme alle organizzazioni di tutela dei diritti e degli stessi bambini e adolescenti".
Nell'ambito delle sue attivita', Save the children Italia ha rilevato criticita' urgenti, in considerazione della gravita' della violazione dei diritti e del numero di minori interessati. E ai candidati alla guida della Regione indica tre punti di intervento concreti: 1. L'assunzione di un ruolo della Regione nel monitoraggio delle comunita' d'accoglienza. Al 31 dicembre 2012 risultavano presenti nel Lazio 1.474 minori stranieri non accompagnati (il 19,5% di tutti quelli presenti in Italia) e dal monitoraggio condotto sulle strutture di accoglienza e' risultato che i Comuni - e in particolare quello di Roma - non adempiono in modo adeguato alla vigilanza e controllo sulle strutture. Save the children propone alla Regione Lazio di riformare la legge, dotandosi di potere ispettivo sulle strutture autorizzate.
2. L'istituzione di uno spazio di ascolto rivolto ai neogenitori nei reparti di Ostetricia e Ginecologia. Il Lazio, con i suoi 54.341 nati nel 2011, e' una delle regioni con il piu' alto tasso di natalita' in Italia. Alcune indagini sui consultori familiari rilevano mancanza di interdisciplinarieta' e carenza di personale, soprattutto specialistico (mediatori culturali, assistenti socio-sanitari, psicologi). La legge 34/96, che prevede un consultorio ogni 20.000 abitanti e' disattesa e manca il sostegno per i neogenitori con problemi che li pongono ad alto rischio di esclusione sociale (poverta', disagio, depressione, scarsa conoscenza delle cure genitoriali). Per Save the children Italia bisogna reinvestire risorse e riprogrammare un intervento di supporto ai neogenitori a rischio, attraverso il potenziamento della rete consultoriale e l'attivazione di spazi di ascolto all'interno degli ospedali. Un'attenzione particolare dovra' essere dedicata ai neogenitori stranieri per assicurare il diritto alla registrazione dei figli anche in assenza di permesso di soggiorno e all'informazione legale per le mamme che non vogliono o non possono tenere il proprio figlio.
3. Un intervento specifico in favore dell'edilizia scolastica. Da recenti rapporti emerge che, rispetto alla media nazionale, nel Lazio si investe di meno per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole. Inoltre su nessun edificio risulta essere stata effettuata la verifica di vulnerabilita' sismica, e' carente il monitoraggio dell'amianto (realizzato solo nel 66,67% degli edifici scolastici) e addirittura inesistente il monitoraggio del radon o di altre fonti di inquinamento ambientale. Save the children Italia ricorda la necessita' di predisporre un piano regionale per l'edilizia scolastica, annuale e triennale, e auspica che gli interventi di messa in sicurezza di 92 edifici scolastici nel territorio regionale previsti dal decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 3 ottobre scorso, vengano effettuati dagli Enti locali nell'ambito di una piu' ampia programmazione regionale.
(Wel/ Dire)