(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 22 feb. - "Sara' la buona volta che mio papa' andra' in carcere". Lo ha scritto un giovane su Facebook, che ha denunciato di essere stato picchiato dal padre. Il motivo sarebbe la sua omosessualita', scrive la Nuova Venezia che ha riportato la notizia.
Il giovane veneto ha anche pubblicato su Facebook le sue foto con i segni di graffi ben evidenti sul collo ed ecchimosi al volto. Secondo il gruppo 'Lgbt' del Veneto Orientale, sorto a San Dona' per tutelare i diritti di gay, lesbiche, bisex e trans, il giovane e' stato appunto picchiato "dal padre perche' gay". Sul social network lo sfogo del ragazzo ha fatto velocemente il giro degli amici, veri e virtuali, poi e' arrivata anche a Denis Mazzon e all'amica Laura del gruppo 'Lgbt'. Il coordinamento si e' messo subito in contatto con altri esponenti del Veneto per commentare l'episodio. Quel racconto ha fatto il giro della rete e sono iniziate telefonate e commenti. "Sara' la buona volta che mio papa' andra' in carcere", ha scritto il giovane. Il gruppo di Lgbt ha cercato di contattare il ragazzo sempre attraverso il social network, poi lui ha chiuso i contatti. Il coordinamento ha comunque gia' segnalato le pagine di Facebook alla polizia postale.
"Abbiamo visto quelle foto e deciso che non si poteva far finta di nulla", ha comentato Denis Mazzon sulla Nuova Venezia. E ancora: "Abbiamo segnalato subito questa denuncia in rete alla polizia postale in accordo con il coordinamento regionale del gruppo. Quando abbiamo subito cercato di comunicare con lui anche oltre il video del computer, per parlargli, vederlo negli occhi. Ma lui si e' chiuso in se stesso".
(Wel/ Dire)