(DIRE - Notiziario minori) Roma, 15 feb. - Allarme anche in Italia per il consumo di psicofarmaci tra i bambini. Solo recentemente la rivista scientifica 'Pediatrics' aveva confermato la crescita "inarrestabile" dal 2000 del numero delle prescrizioni di psicofarmaci per i bambini: un piu' 46% che fa aumentare anche "il giro d'affari di miliardi di dollari generato a favore delle case produttrici di farmaci come Ritalin o Strattera. Dopo Germania, Austria, Svezia e Danimarca, il prossimo obiettivo commerciale sembrerebbe essere l'Italia".
La denuncia arriva da Luca Poma, giornalista e portavoce nazionale di 'Giu' le Mani dai Bambini' Onlus, comitato per la farmacovigilanza pediatrica in Italia. "Non e' la prima volta- spiega in una nota- che denunciamo anche in Italia attivita' promozionali propedeutiche alla commercializzazione di farmaci per l'Adhd (sindrome da Iperattivita' e Deficit di Disattenzione), prodotti peraltro neppure ancora autorizzati nel nostro Paese". I trend di crescita di mercato piu' significativi sembrano essere quelli della Shire, la multinazionale inglese che con i suoi prodotti Vyvanse (Lisdexamfetamine Dimesylate), Intuniv (Guanfacina) e Adderal (Dextro Anfetamina) supera ormai ampliamente gli 8 milioni di ricette all'anno con oltre 1,55 miliardi di dollari di incassi ogni 12 mesi.
Secondo Poma "non si promuovono solo ricerche per l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni, ma anche attivita' di pre-marketing, come il finanziamento a congressi scientifici per affermare 'l'emergenza Adhd', oppure come la creazione di siti internet per propagandare la presunta malattia, se non addirittura per 'spiegare' ai bambini stessi come gestire la disattenzione e iperattivita', stimolando cosi' nelle famiglie l'interesse per la relativa terapia, ovviamente farmacologica. E in tutti questi casi, la piu' 'iperattiva' tra le multinazionali del farmaco pare proprio essere la 'Shire'".
Le norme europee, prosegue Poma, "rendono molto semplice registrare un farmaco gia' autorizzato in altre nazioni dell'Ue, quindi anche Shire - dopo le autorizzazioni ottenute in vari Stati - si sta concentrando sul nostro paese, che e' il quinto mercato farmaceutico al mondo: la strategia sembra quella di 'medicalizzare' i comportamenti di un numero crescente di minori italiani. Un business miliardario, che secondo molti osservatori viene promosso a spese della salute dei piu' deboli tra noi: i bambini".
(Ekp/ Dire)