(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 feb. - "Il rapporto esclusivo con un solo genitore puo' sfociare in pericolose relazioni bipolari. E i bambini che vivono un affido monogenitoriale mostrano elevati livelli d'ansia, stress, disturbi del sonno, variazioni del peso, irritabilita', agitazione, apatia, irregolarita' dell'appetito e alterazione dei ritmi fisiologici. Le loro performance cognitive possono calare fino a promuovere l'abbandono scolastico, mentre possono aumentare fenomeni di bullismo e tendenze verso un'ideazione suicida". È l'allarme suffragato dalla letteratura scientifica e lanciato da Piercarlo Salari, pediatra della Sipps (Societa' Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) al convegno 'Affrontare la crisi della famiglia nel nome dei figli', svoltosi a Roma, presso il Senato, e promosso dal Coordinamento interassociativo libere iniziative per la bigenitorialita' e le ragioni dell'infanzia (Colibri').
Per strutturare il se' "il bambino deve mantenere un legame significativo con la propria storia familiare e con entrambe le figure genitoriali anche quando esse si separano. Nonostante la legge 54/2006- ha precisato il pediatra- in Italia la monogenitorialita' e' ancora forte. Nel nostro Paese abbiamo solo il 18,9% dei divorzi con l'affido condiviso contro l'81,1% delle separazioni con affido esclusivo, di cui alla madre nel 67% dei casi".
Eppure Salari, commentando i risultati emersi da alcuni studi internazionali, ha affermato che "il coinvolgimento del padre migliora lo sviluppo cognitivo nei figli, concorre ad arginare i disagi adolescenziali e fenomeni di delinquenza giovanile, bullismo e gravidanze indesiderate". Quali sono i vantaggi dell'affido condiviso? "Innanzitutto stabilita' e incremento della fiducia del bambino nei genitori- ha precisato Salari- l'affido condiviso, pur comportando la permanenza in due abitazioni differenti, non turba i bambini, purche' sussista un clima di serenita'. I piccoli in affidamento esclusivo, invece, tendono a isolarsi e a interiorizzare il proprio disagio a scapito delle relazioni con gli altri".
(Wel/ Dire)