(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 20 dic. - I programmi di prevenzione dell'uso di sostanze vengono considerati molto importanti, soprattutto quelli condotti nelle scuole. Tuttavia, gli effetti di un determinato intervento di prevenzione possono dipendere, inizialmente, più da altre caratteristiche che dal potenziale preventivo del programma proposto.
Uno studio condotto da un team internazionale, svedese e italiano, ha analizzato le caratteristiche specifiche di un campione di classi per stabilire se queste possano essere fattori predittivi del livello di implementazione dei programmi di prevenzione proposti dai docenti. Per lo studio, sono stati selezionati 78 istituti di sette nazioni, per un totale di 173 classi assegnate in modo casuale a una delle dodici unità predisposte per lo studio, unità interattive, basate su programmi standardizzati sul modello di influenza sociale. La completezza del curriculum, l'aderenza nell'applicazione, la durata media delle singole unità l'uso dei giochi di ruolo sono stati monitorati utilizzando schede di resoconto strutturate. Sono stati inoltre analizzati le dimensioni delle classi, la composizione per genere, l'età media, i fattori correlati con l'uso di sostanze e l'attaccamento alla scuola, con associazioni stimate attraverso modelli di regressione multilivello.
Dall'analisi dei dati è emerso che le classi con molti studenti, prevalentemente maschi, poco uniti tra di loro e con elevata prevalenza di uso di sostanze hanno maggiori probabilità di implementare i programmi di prevenzione rispetto ad altri tipi di classi.
L'implementazione da parte dei docenti può dunque essere influenzata dalle caratteristiche strutturali e sociali delle classi. Gli insegnanti possono dunque beneficiare di strategie di organizzazione e di formazione per gli insegnanti riguardo alle tecniche di gestione delle classi per migliorare gli esiti di tali programmi.
(Wel/ Dire)