(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 dic. - Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha avviato da alcuni anni, in nove citta', tra le quali Torino, la sperimentazione del modello di intervento per la prevenzione degli allontanamenti famigliari dei minori a rischio. Il Programma ministeriale di Interventi per la Prevenzione dell'Istituzionalizzazione (P.I.P.P.I) si avvale del coordinamento scientifico dell'Universita' di Padova. Visti i risultati positivi della sperimentazione, ora il Ministero ha proposto alle Regioni di estendere la sperimentazione ad altri 50 ambiti territoriali in tutt'Italia. Con la delibera proposta dall'assessore alle Politiche Sociali, Ugo Cavallera, e approvata oggi dalla Giunta, la Regione ha aderito al Programma per gli anni 2014 e 2015.
"Con l'adesione al Programma ministeriale, la Regione ribadisce la propria concreta attenzione alle Politiche per la Famiglia e, in particolare, alle situazioni di maggiore rischio, con interventi di sostegno che hanno gia' dimostrato la propria efficacia "- dichiarano il presidente Cota e l'assessore Cavallera. Il finanziamento ministeriale e' di 50.000 euro per ogni ambito territoriale, ai quali va aggiunto un co-finanziamento regionale di 12.500 euro.
In Piemonte gli ambiti territoriali coincidono con gli ambiti di competenza dei soggetti gestori delle funzioni socio-assistenziali, in base alla legge regionale nr 1/2004.
Oltre alla citta' di Torino, sono stati individuate altre 2 zone che fanno riferimento agli ambiti territoriali del Consorzio Monviso Solidale e dell'Asl di Alessandria, Servizi sociali, distretto di Casale Monferrato.
I due ambiti prescelti sono stati individuati sulla base di alcuni criteri, tra i quali il numero totale di minori in carico nell'anno 2012 e la popolazione minorile 2012 su base provinciale. La Giunta ha individuato altri sette ambiti territoriali: sono stati segnalati al Ministero, qualora si rendesse disponibile un eventuale finanziamento con risorse residue.
In Piemonte, al 31 dicembre 2012, erano 2300 i minori allontanati dalla propria famiglia e collocati in affidamento famigliare residenziale o comunita', a fronte di un numero complessivo di 61.000 minori seguiti dai servizi sociali territoriali.
(Wel/ Dire)