Lanciata campagna 'Il cenone di Natale piu' grande del mondo'
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 dic. - "La malnutrizione e' co-responsabile, a livello globale, di oltre 3 milioni (45%) di tutte le morti infantili sotto i 5 anni, che nel 2012 sono state 6,6 milioni. Un bambino su quattro sotto i 5 anni, complessivamente 165 milioni, soffre di malnutrizione cronica, presenta quindi un ritardo della crescita. I bambini affetti da malnutrizione hanno 9 volte piu' probabilita' di morire rispetto a quelli ben nutriti", ha dichiarato il presidente dell'Unicef Italia Giacomo Guerrera nel presentare oggi il rapporto 'Bambini e adolescenti tra nutrizione e malnutrizione'. Problemi vecchi e nuovi in Italia e nel mondo in via di sviluppo, realizzata in collaborazione con l'Istat, una vera e propria panoramica sulla nutrizione e piu' in generale gli stili di vita dei bambini e degli adolescenti in Italia, ma allo stesso tempo, che affronta il problema della malnutrizione nei paesi in via di sviluppo.
Prima tappa per una buona nutrizione e' l'allattamento materno. Eppure secondo le ultime stime a livello mondiale, nel 2012 solo il 39% dei bambini di eta' inferiore ai 6 mesi e' stato allattato esclusivamente al seno. Questi bambini hanno una probabilita' di sopravvivere durante i primi sei mesi di vita 14 volte piu' alta rispetto agli altri bambini. L'allattamento al seno dal primo giorno di vita riduce il rischio di morti neonatali fino al 45%. In Italia, secondo i dati Istat, l'81,4% delle donne che ha avuto figli nei cinque anni precedenti le rilevazioni (2005), ha allattato al seno, un risultato avvalorato dai primi dati provvisori delle rilevazioni in corso (2012-2013).
In questa analisi e' stato posto l'accento su alcuni indicatori specifici degli stili alimentari dei bambini per comprendere il legame tra nutrizione, salute e aspetti socio-economici. In particolare sono stati esaminati i dati su: - colazione non adeguata: nel 2012 la quota di bambini e ragazzi di 3-17 anni che fa una colazione non adeguata era pari al 9,9%; sono soprattutto i ragazzi di 11-17 anni a caratterizzarsi per questo comportamento alimentare (16,7%), mentre tra i piu' piccoli di 3-10 anni tale quota scende al 3,9%; - consumo di snack almeno una volta al giorno: riguarda il 14,2% dei 3-17enni, con quote piu' elevate registrate anche in questo caso tra i piu' grandi (11,4% 3-10 anni contro 17,4% 11-17 anni). Anche per il consumo giornaliero di snack si ripropone la stessa associazione inversa con il titolo di studio delle madri: la percentuale di consumo di snack aumenta man mano che si abbassa il livello di istruzione; - consumo giornaliero di verdura, ortaggi e frutta: la quota di bambini e ragazzi che consuma 4 o piu' porzioni di frutta e verdura al giorno e' pari al 12%, mentre il 63,2% si caratterizza per un consumo piu' basso, cioe' fino a 3 porzioni; - consumo di piu' di mezzo litro di bevande gassate al giorno: i dati del 2012 rilevano la relazione con il titolo di studio delle madri; la quota di consumatori quotidiani di piu' di mezzo litro di bevande gassate tra i ragazzi di 11-17 anni e' pari al 4,7% se le madri sono laureate, al 10,4% se hanno il diploma di scuola superiore e all'8,6% se completato solo la scuola dell'obbligo.
Agli stili di vita va associata anche la diffusione di sovrappeso e obesita' tra i bambini e i ragazzi, non solo in Italia, ma in tutti i paesi del mondo. Il fenomeno dell'obesita' tra i bambini e i ragazzi- rileva l'Istat- e' piu' diffuso tra i maschi (30,1% contro il 23,6% delle femmine), tra coloro che vivono al Sud (34,6% rispetto al 22,7 del Nord-Ovest, al 21,1% del Nord-Est, al 24,6% del Centro e al 31,1% delle isole), tra chi svolge poca attivita' fisico-motoria, nonche' ancora una volta tra chi vive in famiglie che ritengono le proprie risorse economiche scarse o insufficienti e soprattutto con livelli di istruzione dei genitori piu' bassi. A livello globale si stima che 43 milioni di bambini sotto i 5 anni sono sovrappeso, vale a dire il 7% di tutti i bambini in quella fascia di eta'. Ad esempio, in Indonesia, un bambino su tre sotto i 5 anni ha un ritardo della crescita moderato o grave (36%), mentre contemporaneamente un bambino su sette e' sovrappeso (14%).
Durante la presentazione, e' stata lanciata la campagna UNICEF contro la malnutrizione infantile 'il Cenone di Natale piu' grande del mondo', con lo speciale video-messaggio dallo spazio dell'astronauta dell'Esa- Agenzia spaziale europea Luca Parmitano.
Per sostenere la campagna Unicef contro la malnutrizione infantile e partecipare al 'Cenone di Natale piu' grande del mondo' si puo' visitare il sito http://cenone.unicef.it.
(Wel/ Dire)