(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 dic. - Arriva Natale e, ovviamente, arrivano i giocattoli. "Tanti giocattoli a disposizione ripropongono la questione sicurezza- scrive Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc, l'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori- visto che l'80% dei giocattoli importati nell'Unione Europea sono di fabbricazione cinese e il 70% dei prodotti pirata che circolano in Europa e' di origine cinese. Le norme sulla sicurezza dei giocattoli, per i minori di anni 14, sono state fissate dalla normativa vigente". Sulla confezione, avverte l'Aduc, devono essere indicate, in lingua italiana: - la marcatura CE (Conformita' Europea); - il nome del fabbricante o dell'importatore; - l'indicazione dell'eta' del bambino; - le avvertenze per l'utilizzo.
La marcatura viene apposta sui giocattoli da produttori o importatori e dovrebbe certificare la rispondenza alle norme di sicurezza europea. Si legge ancora nella nota Aduc. La stragrande maggioranza dei giocattoli proviene, come detto, dai Paesi asiatici dove la garanzia del rispetto delle norme europee lascia a desiderare. Situazione assurda per la quale l'etichetta CE non e' una garanzia di sicurezza ma una semplice garanzia giuridica. In Italia ci sono degli organismi privati che effettuano test e rilasciano il relativo attestato, come per esempio, l'Istituto per il marchio di qualita' (IMQ), che fa test sui giocattoli.
Sottoporsi ai controlli degli Istituti non e' obbligatorio per fabbricanti e importatori per cui al consumatore, che paga salato un giocattolo per i propri figli, consigliamo di rimboccarsi le maniche e fare test autonomi, verificando, per esempio nelle bambole, la tenuta delle cuciture, dei bottoni, degli occhi e del tessuto.
(Wel/ Dire)