(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 dic. - I bambini che per Natale andranno a far visita a un loro genitore in carcere sono circa 100 mila. Di questo piccolo esercito di ragazzi che vivono in condizioni affettive e anche economiche molto difficili si parla poco. Telefono Azzurro ha scelto di dedicare questo Natale a loro chiedendo l'impegno delle aziende del territorio e di tutti quelli che hanno a cuore questa emergenza.
L'impegno di Telefono Azzurro in questo campo e' nato nel 1993 con il progetto "Bambini e Carcere", sviluppato in collaborazione con il ministero della Giustizia e il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e con l'obiettivo di tutelare i minori che entrano in contatto con la realta' penitenziaria. Il progetto prevede la creazione di spazi e di tempi a favore dei minori con l'obiettivo di instaurare un clima sereno e accogliente e di facilitare la relazione tra bambino e genitore detenuto. L'anno scorso Telefono Azzurro ha raggiunto con il suo supporto oltre 10mila bambini.
Per l'Associazione il Natale per tutti sara' il 14 dicembre (a Treviso il 20 e a Roma il 21), grazie al progetto Rimettili in gioco. Il progetto prevede di portare un giocattolo al numero piu' alto possibile di bambini che ha uno o entrambi i genitori in carcere. Per farlo sono stati allestiti centri di raccolta nelle principali citta', dove tutti potranno portare un gioco in dono.
I volontari di Telefono Azzurro si occuperanno poi di distribuirli negli Istituti di detenzione in cui l'associazione e' presente con progetti di aiuto e sostegno ai bambini figli di detenuti. Per saperne di piu' e scoprire il centro di raccolta Telefono Azzurro piu' vicino e' stato attivato un numero verde 800.090.335, si puo' seguire l'hashtag su Twitter e Facebook #rimettilingioco o basta scrivere una mail a: coordinamentovolontari@azzurro.it. Le citta' coinvolte al momento sono: Albenga, Bari, Biella, Cerignola, Firenze, Iesi, Lavagna, Massa, Martina Franca, Milano, Napoli, Novara, Padova, Palermo, Quarrata, Reggio Emilia, Roma, Torino, Trapani, Treviso, "Siamo sempre stati vicino a tutte le problematiche dei bambini con genitori reclusi. In questi giorni di festa noi ci siamo, anzi consideriamo una priorita' riuscire a portare un po' di calore anche in famiglie e in contesti dove le condizioni sono piu' difficili. Contiamo anche sul sostegno di aziende del territorio, ma anche di tutti i privati cittadini che vorranno aderire", ha detto Ernesto Caffo, professore di Neuropsichiatria infantile dell'Universita' di Modena e Reggio Emilia e presidente di Sos IL Telefono Azzurro Onlus.
(Wel/ Dire)