Babbo Natale speciale in ospedale: 'Non smettete di sognare'
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 dic. - "Come sono i pianeti visti da lassu'?", "Ci sono le montagne sulla Luna?", "Come facevi a mangiare nello spazio?". Ma soprattutto, "Come fanno gli astronauti a fare la pipi'?". Dopo averli salutati il 10 luglio scorso dallo stazione orbitante dove era in missione, l'astronauta Luca Parmitano e' atterrato davvero all'ospedale pediatrico Bambino Gesu' di Roma per incontrare i piccoli pazienti, riuniti nella ludoteca del nosocomio. Che hanno dato libero sfogo alla propria curiosita' e fantasia, tempestando di domande il maggiore dell'Aeronautica e rappresentante dell'Agenzia spaziale italiana.
"Quante sono le stelle?", ha chiesto il piccolo Dennis. "Piu' dei granelli di sabbia di Ostia e di tutto il mondo", la risposta di Parmitano. "Come hai fatto a restare sei mesi nello spazio?", si e' domandato Adriano. "Con tanta pazienza!". E ancora, "come si arriva su Marte?". Semplice: "Sempre dritto, non ti puoi sbagliare". "Ma tu non hai i capelli, te li presto io!", lo slancio di generosita' di un altro bimbo.
I piccoli del Bambino Gesu' hanno riempito di regali "l'uomo dello spazio": uno dei piu' belli il coloratissimo quadretto di cartapesta donato da una bimba in sedia a rotelle: "È la mia astronave, la prossima volta mi porti con te?". "Certo", la promessa di Parmitano, impegnatissimo a distribuire i suoi doni di Natale, a firmare autografi e a posare in foto con bimbi e genitori.
Prima dell'incontro in ludoteca, pero', l'astronauta, accompagnato da Nicola Pirozzi, responsabile del dipartimento Emergenza, e Nino Reale, responsabile Pronto soccorso, ha voluto fare un regalo speciale a una bimba ricoverata in terapia intensiva: la piccola si era svegliata la notte prima dal coma, e Parmitano ha voluto salutarla e portarle i propri auguri di Natale e di pronta guarigione. Poi, un incontro anche con i piccoli di Oncoematologia.
"Non e' la prima volta che parlo con questi bambini, l'ho gia' fatto dallo spazio e per me e' sempre un piacere", ha detto un emozionato Parmitano, per il quale "i bambini sono la porta per il futuro, e questo e' un regalo che fanno loro a me". La parte che piu' ha divertito il maggiore e' stata quella riservata alle domande: "Avere la curiosita' di esplorare- ha detto- e' una caratteristica dei bambini, che noi adulti andando avanti con l'eta' perdiamo". In conclusione, un ricordo personale e un auspicio per gli astronauti del domani: "La prima volta che ho incontrato un astronauta avevo 20 anni. Spero che i bambini sognino di diventare astronauti, perche' e' bello che vogliano fare un'esperienza nello spazio e che abbiano voglia di sognare".
(Wel/ Dire)