Indagini in tutto il Paese con collaborazione polizia Hannover
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 6 dic. - Tre arresti e cinquantatre' denunce. È il risultato dell'operazione denominata 'Beiden dackels' contro la pedopornografia, la cui fase conclusiva e' stata completata questa mattina. Diretta dal sostituto procuratore della Repubblica di Roma, Pantaleo Polifemo, e condotta dagli investigatori del compartimento di Roma, che nella fase esecutiva si sono avvalsi della collaborazione di ben 15 compartimenti di Polizia Postale e delle Comunicazioni di altrettante regioni (oltre al Lazio, infatti, l'operazione ha interessato Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto).
L'articolata indagine antipedofilia e' scaturita dalla collaborazione con la polizia criminale tedesca di Hannover, la quale aveva fornito al compartimento di Roma, per il tramite del servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni, vari indirizzi ip riconducibili ad altrettanti utenti italiani che avrebbero effettivamente condiviso, divulgato e detenuto diversi filmati digitalizzati nei quali sarebbero stati coinvolti soggetti femminili e maschili, tutti minori, ripresi nel consumare rapporti sessuali completi con adulti. I primi accertamenti, si legge nella nota, "consentivano di risalire a 104 utenze telefoniche, associate agli indirizzi ip dai quali risultavano effettuati i collegamenti al noto software 'eDonkey2000' per l'acquisizione dei file".
E ancora: "In considerazione dei noti problemi legati alla diffusione di file pedopornografici attraverso software cosiddetti 'peer to peer', ed alla necessita' di utilizzare la massima meticolosita' in sede di attribuzione delle relative responsabilita', d'intesa con il pm titolare delle indagini, gli investigatori di Viale Trastevere 191 operavano una ulteriore scrematura, finalizzata ad iscrivere nel registro 'Noti' della Procura della Repubblica di Roma solamente quegli intestatari delle utenze telefoniche per i quali le indagini avevano evidenziato l'effettiva condivisione e l'acquisizione intenzionale dei file dalla denominazione di chiara natura pedopornografica".
Al termine di tale ulteriore attivita' delegata, la Procura della Repubblica decideva di "iscrivere nel registro dei 'Noti' 53 indagati, e di emettere a loro carico altrettanti decreti di perquisizione locale, personale ed informatica".
Le attivita' venivano condotte in due tranche, conclusesi nella mattinata odierna: "Il bilancio e' notevole: 3 persone arrestate (in quanto gia' in sede di perquisizione informatica e' emersa l'ingente quantita' di materiale pedopornografico detenuto), 53 denunciate a piede libero, 82.000 gb di materiale pedopornografico sequestrato. I file 'incriminati' sono stati effettivamente rinvenuti, e con essi diverse migliaia di altri dello stesso genere (piu' precisamente, 3.500 video e 11.500 immagini)". Lo spettacolo davanti al quale si sono trovati gli investigatori e' definito "decisamente raccapricciante. Colpisce sia l'eta' delle giovani vittime, tutte al di sotto dei 10 anni, ma alcune evidentemente al di sotto dei cinque, ma anche l'assoluta eterogeneita' degli indagati, che hanno eta' compresa tra i 25 ed i 75 anni, esercitano professioni e mestieri disparati, appartengono un po' a tutte le classi sociali".
La successiva e piu' accurata attivita' di analisi forense sul materiale sequestrato "(47 pc, 230 hard disk, 158 pen drive, 356 supporti ottici, 5 tablet, 3 macchine fotografiche, 3 cellulari, per un totale di 82.000 Gb) promette ulteriori sviluppi, laddove quella squisitamente investigativa prosegue per tentare di identificare, attraverso l'uso di sofisticati software ed in stretta collaborazione con i collaterali organi investigativi stranieri, i minori filmati".
La Polizia di Hannover, nel frattempo, si e' "congratulata con gli investigatori del Compartimento per il risultato ottenuto e ha dato la propria totale disponibilita' per eventuali seguiti di competenza".
L'operazione e' stata denominata 'Beiden dackels' ('Due bassotti') a causa del nickname utilizzato da uno degli indagati del filone tedesco.
(Wel/ Dire)