BATTIPAGLIA, MAMMA NON VEDE PIÙ I FIGLI, PARTE SOLIDARIETÀ
CORTEO DI CONCITTADINI E STUDENTI "PER STARLE VICINO".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 26 apr. - "Continuo ad aver fiducia nel ruolo dei magistrati e non ho mai perso la speranza". Donatella, la madre di Battipaglia (Salerno)a cui e' stata tolta la potesta' genitoriale ed i cui figli sono stati portati in una casa famiglia, attende con ansia che la vicenda abbia un epilogo lieto. I ragazzi delle scuole e i suoi concittadini hanno organizzato un corteo per starle vicino. Lo riporta l'edizione salernitana del quotidiano Il Mattino. "Sono ormai 41 giorni che non vedo i miei figli. Ma tutta la solidarieta' che ho ricevuto da tante mamme e da moltissime persone mi ha rincuorato. Ho ringraziato i ragazzi della loro iniziativa, perche' e' in favore di tutti i minori. Perche' non accada a nessuno di loro di essere strappato alla famiglia. La loro preoccupazione e' questa: se accadesse anche a me? Se un giorno qualcuno dicesse che nella mia famiglia qualcosa non funziona? È una cosa che puo' far terrore".
Al corteo di solidarieta' si sono unite anche alcune associazioni cittadine, come Cives et Civitas, Arcobaleno Marco Iagulli, Esperanto e poi gli studenti delle altre scuole superiori di Battipaglia, il liceo Medi, il Besta ed il Gloriosi. Molte sono le adesioni personali e spontanee. "Ho ricevuto moltissime telefonate e sono stato anche fermato per strada - dice il professor Luigi Del Vecchio, uno degli organizzatori della manifestazione - non appena si e' diffusa la voce che stavo aiutando i ragazzi ad organizzare il corteo. Loro chiedono una cosa semplice: che i bambini possano tornare in un ambito familiare, una zia, una nonna. E, soprattutto, che in futuro si tenti ogni strada per evitare che accada a qualcun altro». Il lancio dei palloncini bianchi, dunque, ha il valore simbolico di una richiesta di aiuto, di attenzione verso l'innocenza. Poi i ragazzi consegneranno un documento scritto da loro al sindaco Giovanni Santomauro. "Temo pero' che il sindaco non sara' presente personalmente - aggiunge Del Vecchio - mi ha detto di doversi recare fuori citta'. Comunque noi ci saremo".
Molto cauto sulla vicenda e' don Michele Olivieri, responsabile della Forania e reggente dell'Aversana, la parrocchia di Donatella. "Tutta la solidarieta' nei confronti della famiglia e della situazione. Ognuno si senta libero, in coscienza, di partecipare se lo ritiene. Ma credo che la vicenda vada discussa nelle sedi opportune. Quel che e' certo e' che la legislazione in materia e' fortemente lacunosa. Atti anche legittimi degli adulti non vengono considerati rispetto alle ripercussioni sui minori". (Wel/ Dire)
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