INIZIATIVA MINISTERO SALUTE-DIREGIOVANI.IT A PROTEZIONE SALUTE RIPRODUTTIVA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 apr. - Circa il 35-40% dei casi di infertilita' di coppia sono ascrivibili alla donna. Tra le piu' frequenti cause di infertilita' femminile c'e' la mancanza di ovulazione o anovulazione, generalmente dovuta a squilibri ormonali (patologie tiroidee, iperprolattinemia, sindrome dell' ovaio policistico, anoressia nervosa, obesita') che alterano i delicati meccanismi di regolazione dell'organismo femminile. Lo rende noto il ministero della Salute, che in collaborazione con il portale dedicato agli adolescenti italiani www.diregiovani.it ha lanciato l'iniziativa "Tutela la tua possibilita' di diventare genitore. Campagna di prevenzione del rischio infertilita'", per sensibilizzare gli adolescenti sull'importanza di adottare corretti stili di vita per proteggere la loro salute riproduttiva (http://www.diregiovani.it/istituzioni/campagna-prevenzione-infert ilita/home-infertilita/21940-diagnosi-infertilita-femminile.dg).
In questi casi la diagnostica dell'infertilita' si avvale di una serie di dosaggi ormonali, come ad esempio FSH, LH, estradiolo e prolattina nella prima meta' del ciclo, e progesterone nella seconda meta' del ciclo, tanto piu' importanti anche con l'avanzare dell'eta' della donna. Infatti intorno ai 35 anni, l'ovaio entra in una fase di "senescenza" per progressiva riduzione numerica degli ovociti e perche' quelli residui, per danni accumulati, risultano meno idonei alla fecondazione. In questi casi e' necessaria la valutazione della cosiddetta riserva ovarica, mediante la determinazione di FSH, inibina B, ormone antimülleriano ed, eventualmente, mediante il dosaggio dell' FSH prima e dopo assunzione di clomifene citrato (test al clomifene). La diagnosi di riserva ovarica mira non solo alla determinazione del potenziale di fertilita' futura della donna ma anche alla previsione di risposta all'iperstimolazione in caso di fecondazione in vitro.
L'ecografia occupa un ruolo centrale nello studio della donna infertile, permettendo di valutare lo sviluppo dei follicoli ovarici e l'ovulazione, gli aspetti morfo-funzionali e la presenza di eventuali lesioni annessiali o uterine, ed infine la valutazione della pervieta' tubarica. Il primo controllo ecografico andrebbe eseguito preferibilmente entro il sesto giorno del ciclo, per analizzare le ovaie, la loro sede, dimensione ed ecostruttura e la presenza di eventuali formazioni patologiche, prime fra tutte le lesioni endometriosiche. Lo studio dell'utero prevede la misurazione dello spessore endometriale, che varia con la fase del ciclo.
L'isterosonografia, che consiste nell'iniezione in cavita' uterina di soluzione salina sterile, permette una migliore definizione dei margini endometriali e delle caratteristiche della cavita', e questo e' tanto piu' importante nelle donne infertili, poiche' le malformazioni uterine possono rappresentare una causa importante di infertilita' di coppia, di fallimenti nella riproduzione assistita e di poliabortivita'. Anche lo studio ecografico 3D dell'utero permette di ottenere ottimi risultati diagnostici, utili a definire poi il programma terapeutico.
Altra causa importante di infertilita' femminile sono i danni alle tube, spesso causati da infezioni, che possono provocare una loro totale o parziale chiusura. Un malfunzionamento tubarico puo' anche derivare da cicatrici esterne e aderenze da precedenti interventi chirurgici in addome. In pratica le cause tubariche di infertilita' femminile ostacolano o impediscono agli spermatozoi di incontrare l'ovocita. In un sospetto danno tubarico, un ruolo fondamentale nella diagnostica della coppia infertile e' occupato dall'isterosalpingografia, esame scarsamente invasivo che permette una buona valutazione della morfologia e delle eventuali patologie uterine e della pervieta' tubarica attraverso l'infusione di mezzo di contrasto o soluzione salina sterile mista ad aria. Infine, l'endoscopia transvaginale e' una tecnica endoscopica mini invasiva che permette di esplorare contemporaneamente la cavita' uterina, le ovaie e le tube.
(Wel/ Dire)