(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 26 apr. - "L'apertura dei server da parte di Facebook su richiesta della magistratura milanese, e' un atto dovuto, considerando che assistiamo con frequenza impressionante allo stillicidio di casi di adescamento o bullismo riconducibili alla famosa piattaforma. Cio' che ci stupisce non e' che Facebook per la prima volta abbia acconsentito ad aprire i suoi server, ma che indirettamente 'permetta' a pedofili e bulli di compiere violenze ai danni dei minori, a causa della mancata vigilanza verso gli utenti minorenni sul social network". Cosi' si legge in una nota del Moige, il movimento dei genitori.
"Infatti- continua la nota- Facebook continua ad essere, a nostro avviso, 'terra di nessuno', dove regole e controlli sono spesso risibili e dove al genitore non e' consentito l'esercizio di alcun tipo di controllo sulla 'vita virtuale' del proprio figlio minorenne, che puo' iscriversi senza consenso genitoriale, in spregio alla norma di legge, che vieta ai minori di sottoscrivere contratti. Come genitori, diciamo basta a questa evidente mancanza di tutela: la sicurezza dei nostri figli, viene prima di tutto".
(Wel/ Dire)