(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 5 apr. - "Continua lo scempio e la violenza sui social network: nemmeno un mese fa la nostra associazione e' intervenuta sulla questione delle minorenni cosentine adescate sulle community per ottenere rapporti sessuali, oggi ci troviamo di fronte a un episodio di cyberbullismo perpetuato contro dei ragazzini romani, minacciati anche in rete in cambio di soldi e oggetti di lusso. Sebbene i ricatti non siano stati effettuati solo attraverso i social network ribadiamo la corresponsabilita' delle piattaforme di social networking che non garantiscono la sicurezza dei nostri figli. Siamo di fronte a un vero e proprio fenomeno dove le chat dei social rappresentano gli spazi ideali per far proliferare pedofili e cyber-bulli. Come genitori non possiamo piu' accettare un tale far west, la questione dell'accesso alle community non e' piu' tollerabile: e' necessaria una regolamentazione, affinche' tutte le piattaforme social trovino gli strumenti opportuni per tutelare i nostri figli. Siamo indignati e preoccupati per l'indifferenza di chi gestisce questi potenti mezzi di comunicazione: anche loro sono responsabili della sicurezza dei nostri figli". Cosi' Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Moige.
(Wel/ Dire)