(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 5 apr. - Leonardo, il bambino conteso di Padova al centro del video choc dell'ottobre scorso, e' tornato a vivere con la mamma per decisione della Cassazione. Il settimanale Oggi, in edicola e su oggi.it, ha intervistato il padre, Michele. "Adesso non potro' piu' fare il papa'. Non me lo faranno piu' vedere", ha dichiarato l'uomo. Che racconta la sua versione su anni di battaglie legali: "Mio figlio e' stato allontanato dalla famiglia materna perche' aveva bisogno di prendere le distanze da un contesto manipolatorio. Non lo dico io, lo dicono tutte le perizie fatte. In Italia si tende a giustificare a priori le madri, qualunque cosa facciano. Per anni non ho potuto avere un rapporto con mio figlio e quando la madre e' stata richiamata dai giudici, si e' sempre nascosta dietro la scusa che e' Leo a rifiutarmi. È un trucco: lei e i suoi familiari mi distruggevano agli occhi di mio figlio e coi loro comportamenti facevano in modo che il piccolo si allontanasse da me. Quando poi lui mi rifiutava, dicevano: Hai visto? Non ti vuole!. Questo meccanismo terribile e' attestato da tutte le perizie".
La prova provata? Secondo il padre e' il cambiamento che Leo ha messo in atto in questi cinque mesi vissuti in comunita': "Piano piano il bambino si e' riavvicinato a me e ha accettato quello che la madre non gli ha mai permesso, anche di venire a dormire a casa mia. Leo mi ha manifestato il suo affetto in tutti i modi, abbracciandomi e dicendomi papa', ti voglio bene.
In passato, invece, non potevo nemmeno avvicinarlo perche' aveva manifestazioni violente e spesso mi insultava. Per quasi un anno la madre me l'ha fatto vedere nel garage di casa, 20 minuti alla settimana, in piedi. Capite?». E conclude nell'intervista a Oggi: "Da quando e' tornato a vivere dalla mamma non l'ho piu' incontrato. Lei si e' rifiutata con vari pretesti di portarmelo, anche a Pasqua. Sono molto preoccupato, il rischio e' che io venga nuovamente eliminato dalla vita di mio figlio e questa volta per sempre".
A queste dichiarazioni fanno eco quella della mamma. La signora Ombretta replica, sempre su Oggi: "Il padre ha sempre potuto vedere il figlio e lo vedra' ancora, io sono completamente disponibile ma se vorra' avere un buon rapporto col bambino, dovra' imparare ad ascoltarlo. Lui vuole imporre con la forza il suo modello educativo e la sua volonta', non riesce ad andargli incontro. Un esempio? Leo lo ha invitato a venire a Cittadella per comprare insieme l'uovo di Pasqua e lui cosa gli ha risposto? No. Devi venire tu a Padova da me. Ha sempre fatto cosi'. Quando il bambino aveva 3 anni e piangeva per separarsi da me, io proponevo di fare una passeggiata insieme affinche' il piccolo si calmasse. Lui, niente, non voleva sentire ragioni, lo trascinava via dicendo: È mio diritto stare con lui. Per quell'uomo conta la legge, non suo figlio".
(Wel/ Dire)