MIUR-ISUM: AUMENTANO ALUNNI STRANIERI, SONO QUASI 800.000
DATI EMERSI DA UN RAPPORTO, "LA LORO PRESENZA E' STRUTTURALE".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 5 apr. - Aumenta, nelle scuole, il numero di studenti stranieri. Lo rivela il nuovo Rapporto nazionale sugli alunni con cittadinanza non italiana relativo all'anno scolastico 2011/2012, realizzato dalla Direzione generale per lo studente, l'integrazione, la partecipazione e la comunicazione del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca e dalla fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicita').
Il rapporto, presentato di recente, offre un quadro aggiornato sulla presenza nelle scuole e la situazione degli alunni stranieri che si sofferma su vari aspetti, fra i quali: i tratti distintivi delle presenze distribuite nei diversi ordini e gradi e nei differenti territori, la realta' delle scuole con elevate percentuali di studenti stranieri, i processi di apprendimento, gli alunni con cittadinanza non italiana nati in Italia e i neoarrivati nel nostro sistema scolastico e il gruppo dei rom, sinti e caminanti, ai quali il rapporto dedica, per la prima volta, un intero capitolo. Il documento contiene dati, analisi e alcuni approfondimenti, che riguardano le scuole con una percentuale di alunni con cittadinanza non italiana pari o superiore al 50 per cento del totale degli allievi, gli studenti stranieri nati in Italia e, infine, gli alunni rom, sinti e caminanti.
Gli alunni con cittadinanza non italiana si confermano come una realta' strutturale del nostro Paese: nell'anno scolastico 2011/2012 sono 755.939, mentre nell'anno scolastico precedente erano 711.064. L'aumento piu' significativo riguarda le scuole dell'infanzia. Nell'arco temporale che va dall'anno scolastico 2001/2002 all'anno scolastico 2011/2012, si registra un rapido e importante incremento nelle iscrizioni, che in un decennio si sono quadruplicate. Come in passato, la maggior parte di studenti stranieri si concentra nelle regioni del Nord e del Centro, con un'ampia diffusione nelle province di media e piccola dimensione. La Lombardia si attesta come la regione con il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana. La provincia con il maggior numero di alunni stranieri e' Milano (69.801), mentre la provincia con l'incidenza piu' elevata e' Prato (18,8 per cento). Il gruppo piu' numeroso e' quello degli studenti romeni, seguiti dai giovani di nazionalita' albanese e marocchina. Il rapporto evidenzia, inoltre, che le scuole con almeno il 50 per cento di alunni stranieri sono, complessivamente, 415. Due terzi delle province italiane hanno almeno una scuola a maggioranza di alunni stranieri. Sono 334.284 gli studenti con cittadinanza non italiana nati in Italia, che rappresentano il 44,2 per cento del totale degli alunni stranieri. I dati riportati nel focus sugli alunni stranieri nati nel nostro Paese offrono lo spunto per una riflessione sulla normativa relativa all'acquisizione della cittadinanza, elaborata nel capitolo 3 del rapporto.
Gli alunni rom, sinti e caminanti iscritti nell'anno scolastico 2011/2012 sono 11.899, il numero piu' basso degli ultimi cinque anni, in diminuzione del 3,9 per cento rispetto al 2010/2011. I dati che li riguardano, si legge nel rapporto, ½dimostrano la scarsa efficacia delle politiche di inclusione e di scolarizzazione attuate in Italia negli ultimi anni». La scolarizzazione dei bambini e ragazzi appartenenti a queste comunita', si spiega, "presenta alcuni nodi specifici non affrontati o affrontati in modo insufficiente", esasperati dalle condizioni di poverta' e analfabetismo in cui vivono e da altre problematiche.
Alcune recenti iniziative testimoniano la crescente attenzione delle istituzioni verso il tema dell'inclusione dei rom, sinti e caminanti. Si muove in questa direzione la Strategia nazionale di inclusione dei rom, dei sinti e dei caminanti, approvata lo scorso febbraio dal Consiglio dei ministri, con la quale il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione e' stato investito della responsabilita' di costituire - di concerto con i Ministri del lavoro e delle politiche sociali, dell'interno, della salute, dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca e della giustizia - "una cabina di regia delle politiche dei prossimi anni, coinvolgendo le rappresentanze degli Enti regionali e locali, compresi i Sindaci di grande aree urbane e le stesse rappresentanze delle comunita' Rom, Sinti e Caminanti presenti in Italia». La cabina di regia ½guidera' il processo di integrazione nel tempo, verificando periodicamente i risultati raggiunti, l'aderenza delle scelte fatte e dei progetti alle indicazioni dell'Unione Europea, integrando, di volta in volta, le politiche scelte in base alle esperienze e ai bisogni che si manifesteranno". La Strategia e' stata approvata in attuazione della Comunicazione 173/2011 della Commissione europea.
Nella stessa prospettiva si pone il Progetto nazionale per l'inclusione e l'integrazione di bambini e ragazzi rom, sinti e caminanti promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali in collaborazione con l'Istituto degli Innocenti di Firenze, che coinvolge 12 citta' riservatarie (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia). Il progetto si propone di promuovere il confronto e la diffusione di esperienze significative di lavoro e di saperi, valorizzando e arricchendo le esperienze locali, e di favorire: processi di integrazione e condizioni di pari opportunita' scolastica per i bambini e adolescenti rom, sinti e caminanti; un atteggiamento non giudicante e di rispetto verso la differenza culturale.
Fonte: minori.it (Wel/ Dire)
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