(DIRE - Notiziario minori) Roma, 28 set. - Il registro elettronico? "Sara' un altro buco nell'acqua, una trovata del ministero dell'Istruzione che, invece di produrre un risparmio, carichera' ulteriormente i docenti di lavoro". La Gilda degli Insegnanti boccia la novita' annunciata dal ministro Francesco Profumo, spiegando che "l'introduzione del registro elettronico non portera' all'eliminazione del cartaceo perche', secondo le norme vigenti, i registri tradizionali rappresentano atti pubblici che hanno valore giuridico. Cosi', non solo si fallira' l'obiettivo di dematerializzare le pagelle previsto dalla spending review, ma si costringera' anche i docenti a una estenuante giustificazione delle valutazioni espresse nei confronti degli alunni".
La Gilda, inoltre, critica il ritardo con cui procede l'iter burocratico: "L'attuazione del provvedimento- afferma il sindacato- doveva essere regolata da un Piano per la dematerializzazione la cui emanazione era prevista entro 60 giorni dall'entrata in vigore del decreto. Eppure, dopo oltre due mesi, non c'e' alcuna traccia di questo Piano". Alla luce delle difficolta' e dei costi che graverebbero sulle scuole a cominciare gia' dal prossimo anno scolastico, la Gilda chiede un incontro a Profumo per proporre la moratoria di un anno, cosi' da predisporre gli strumenti per la partenza del Piano, formare i docenti e il personale della scuola e reperire le risorse. "Se non si lascera' il tempo necessario per organizzare al meglio l'introduzione del registro elettronico- conclude la Gilda- la digitalizzazione rischiera' di rivelarsi soltanto un ulteriore aggravio per i docenti e per le scuole, senza migliorare di una virgola l'offerta formativa".
(Ami/ Dire)