(DIRE - Notiziario minori) Roma, 25 set. - La marijuana, e le sostanze simili che interferiscono con il normale funzionamento del sistema endocannabinoide, possono essere responsabili di malattie della gravidanza come la gestosi (preeclampsia): una patologia, rischiosa per la vita sia della madre che del bambino, per la quale la donna sviluppa pressione alta ed eccessive quantita' di proteine nelle urine oltre a soffrire di malfunzionamento della placenta. Il sistema di segnalazione endogeno dei cannabinoidi, infatti, si legge su Droga news, gioca un ruolo chiave in numerosi eventi del sistema riproduttivo femminile e studi precedenti avevano mostrato che topi con sistema endocannabinoide silenziato o potenziato mostravano difetti in numerosi eventi della gravidanza. I medici del Cincinnati Children's Hospital Medical Center hanno scoperto che il movimento delle cellule embrionali viene disturbato da un'alterazione del sistema endocannabinoide. Scoperta alla quale sono arrivati analizzando embrioni di topo durante la fase di preimpianto. Per lo studio, sono stati utilizzati due gruppi di embrioni. Nel primo, il sistema di segnalazione endocannabinoide e' stato silenziato cancellando (e dunque disattivando) il gene Cnr1. Nel secondo gruppo, invece, il gene e' stato potenziato, al fine di ottenere livelli di segnalazione simili a quelli rilevati nei topi trattati con THC, il principale componente psicoattivo presente nella cannabis. Dai risultati raccolti e' emerso che l'espressione di diversi geni fondamentali nello sviluppo embrionale e delle cellule era alterato in entrambi i gruppi sperimentali. Un'alterazione del normale funzionamento del sistema endocannabinoide dunque, modifica la migrazione delle cellule nel normale processo di impianto e formazione della placenta. Questi risultati, concludono i ricercatori, dimostrano che l'esposizione alla cannabis produce effetti collaterali gia' nelle primissime fasi di sviluppo embrionale che possono riflettersi in problematiche nel corso di tutta la gravidanza.
(Ami/ Dire)