"CHE HA APERTO STRADA A MEDICALIZZAZIONE SISTEMA EDUCATIVO".
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 25 set. - "Le riforme sociali passano attraverso informazione, formazione, consapevolezza, desiderio di cambiamento e dedizione. Per questa ragione, noi, non ci fermiamo mai. E' d'obbligo, proprio in queste ore, mentre ancora contrastiamo la proposta di riforma psichiatrica, occuparci del superamento di una delle leggi piu' discutibili dell'ultima Legislazione, rivolta ai nostri ragazzi e bambini: le 'Nuove Normi in Materia di Disturbi specifici dell'apprendimento' (Dsa): legge 170 approvata il 10 ottobre del 2010". Lo ha affermato Vincenza Palmieri, presidente dell'Istituto nazionale di pedagogia familiare (Inpef), che ha promosso il 3 ottobre in Campidoglio, in collaborazione con Roma Capitale (commissione Scuola), il convegno 'In Roma capitale... I ragazzi sono il nostro futuro' per sviluppare una riflessione necessaria e voluta sull'applicazione della legge 170/2010.
Questa legge- ha proseguito- riconosce e definisce come 'malattie' cio' che un tempo erano individuate e trattate come lacune, difficolta', o mancanza di esercizio. La didattica della matematica (come si imparano le tabelline, incolonnare i numeri, eseguire una operazione), non puo' essere delegata ad operatori della Sanita' e non puo' essere scavalcata da una diagnosi o da una 'pillola per imparare'; cio' vale per la lettura, la scrittura, l'ortografia, la grafia. Non sono malattie, ma tanti studenti italiani sono diagnosticati come 'affetti da Dsa(cioe' discalculia, disgrafia, dislessia e disortografia)".
Cio' prevede, ha spiegato Palmieri, "sistemi compensativi: ad esempio calcolatrici, registratori, pc (per leggere, scrivere e far di conto), al posto della manualita' e dell'esercizio; prevede altresi' 'sistemi dispensativi': cioe' lo studente viene dispensato dallo studiare pezzi di programma e viene quindi privato di conoscenza ed abilita'. A breve e lungo termine cio' puo' produrre risultati devastanti. Abbiamo il dovere ed il diritto di fermare tutto questo".
All'Inpef "ci occupiamo giornalmente di ragazzi a rischio o con diagnosi di iperattivita' o Dsa. Una programmazione corretta e un intervento didattico o pedagogico familiare hanno sempre rappresentato la soluzione piu' efficace. Per questa ragione- ha aggiunto il presidente- dopo i risultati prodotti con centinaia di ragazzi, docenti, genitori, dopo migliaia di ore di formazione, sentiamo l'orgoglio scientifico di affermare con totale determinazione che questa legge, che sta trasformando il panorama scolastico italiano ed il nostro futuro, ha aperto la strada alla medicalizzazione del sistema educativo, con tutti gli errori ed orrori che questo comporta. E che le soluzioni didattiche- ha concluso- rimangono le uniche soluzioni percorribili, quindi anche una grande occasione di crescita professionale".
(Wel/ Dire)