"EFFETTI GRAVI SI POSSONO VERIFICARE GIÀ DOPO 2 ORE INGESTIONE".
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 18 set. - "In qualita' di rappresentante dei pediatri della Societa' italiana di Pediatria preventiva e sociale, apprendo con dolore la notizia della morte della bambina a Firenze, a seguito dell'ingestione di una pila". Cosi', come si legge in una nota, Giuseppe Di Mauro, presidente Sipps durante il XXIV congresso nazionale della Societa' italiana di Pediatria preventiva e sociale. L'evento ospita una relazione dedicata all'argomento, dal titolo: "Una nuova emergenza.
L'ingestione delle pile a disco" tenuta dal professor Pasquale di Pietro, coordinatore Dea pediatrico Irccs istituto G. Gaslini, pediatra che da anni monitora quest'emergenza sanitaria.
Il problema dell'ingestione da corpi estranei, ma piu' in generale degli incidenti domestici, non viene affrontato con adeguata consapevolezza o viene, in alcuni casi, sottovalutato. L'ingestione da corpi estranei e', infatti, insieme al soffocamento da cibo, la prima causa di morte nei bambini (dati Istituto superiore sanita'), tra gli incidenti verificatisi dentro le mura domestiche, nei primi anni di vita. L'ingestione delle pile a disco, rispetto a quella di altri corpi estranei, e' divenuta particolarmente pericolosa in quanto gli effetti gravi si possono verificare gia' dopo due ore dall'ingestione. I sintomi precoci non sono facilmente individuabili o sono addirittura assenti, spiega la nota. I sintomi avanzati compaiono quando la situazione risulta difficilmente gestibile.
Infatti, dalla relazione si evincono i seguenti dati relativi alla "misdiagnosis" (errata diagnosi): il 36% dei pazienti sono asintomatici; i sintomi sono aspecifici; le batterie ingerite sono scambiate per altri oggetti, monete, elettrodi Ecg; il 92% dei casi fatali ed il 56% dei casi con gravi complicanze avvengono in bambini molto piccoli e in assenza di testimoni (Wel/ Dire)