(DIRE - Notiziario minori) Roma, 11 set. - È la lingua parlata da 850 milioni di persone ma soprattutto la lingua dell'economia e degli affari. Per questo una scuola professionale di Como ha rotto ogni indugio e iniziato a svolgere in inglese alcune materie del primo anno: scienze, storia e informatica. A tagliare il traguardo la Scuola Oliver Twist che, dal 2004, qualifica professionalmente centinaia di giovani in tre indirizzi: Legno, Tessile e Sala Bar e che offre un percorso individualizzato a decine di giovani che avevano abbandonato la scuola, i cosidetti drop-out, attraverso il Liceo del lavoro.
"Il nostro obiettivo", spiega il preside Alessandro Mele, "e' passare tutta la didattica all'inglese entro i prossimi due anni. Non si tratta di un nostro ghiribizzo, e' il mondo intero che va in questa direzione e noi che vogliamo formare giovani artigiani e addetti, capaci di stare su mercati sempre piu' globali e sempre piu' competitivi, dobbiamo andare in quella direzione". Per prepare la svolta, la Scuola Oliver Twist ha assunto da un anno un'insegnate di madre lingua, una docente australiana che, oltre ad insegnare agli studenti, ha tenuto corsi di inglese per tutto il corpo docente, 60 insegnanti, col metodo Content language integrated learning- Clil, che consente di apprendere una lingua straniera svolgendo, in quello stesso idioma, un'altra disciplina. E sulla lingua di Albione verteva buona parte dell'ultimo Campus estivo, il periodo formativo cui gli insegnanti partecipano in giugno e luglio, quando le lezioni sono terminate. Non solo: a fine agosto, 16 docenti hanno partecipato a una full immersion conclusiva a Dublino, presso la rinomata Emerald school of english. Infine, per incentivare l'utilizzo della lingua, il bar della scuola, quello gestito per le esercitazioni dagli studenti dell'indirizzo Sala Bar, da quest'anno scolastico si trasformera' in una "english only zone", ovvero in una zona dove si parla solo in lingua. "Si potra' ordinare un cappuccino o una bibita ma solo in inglese", spiega ancora il preside, "cosi' come chi, dall'altra parte del banco, li servira' dovra' esprimersi in lingua".
E presto sara' diffuso un invito ai molti studenti stranieri della sede comasca del Politecnico, che e' a pochi minuti dalla scuola professionale: chi si rechera' al bar Scuola Oliver Twist a parlare in inglese avra' il caffe' pagato. Un baratto intelligente in tempi di crisi: conversazione in lingua contro un buon caffe', anzi a good coffee. E chissa' che da Laglio, a un quarto d'ora di auto da Via Madruzza 36, sede della scuola, non s'affacci anche George Clooney, uno che l'inglese lo parla bene (Wel/ Dire)