"PILLOLA GRATIS A RAGAZZE", IN EMILIA-ROMAGNA IL PD RILANCIA
"SALGONO GRAVIDANZE INDESIDERATE, ABORTO CLANDESTINO C'E' ANCORA"
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 30 ott. - Pillola gratis alle ragazze dai 15 ai 18 anni? Il Pd vorrebbe anche in Emilia-Romagna la misura decisa dal Governo francese di Francois Hollande. Anzi, il ginecologo Corrado Melega ci aveva addirittura pensato prima ma la sua iniziativa si e' scontrata con la spending review ("Questo mantra ci ha assordato...") della sanita' bolognese e regionale, secondo cui il costo "non sarebbe sopportabile". Comunque "in una recente commissione avevo gia' sollecitato l'Ausl e la Regione- ha ricordato Melega oggi in Consiglio comunale- a permettere una misura simile a livello consultoriale, soprattutto per gli Spazi Giovani". Infatti i prezzi degli anticoncezionali "sono spesso poco sostenibili da parte dei giovani- spiega il consigliere Pd- si va dal prezzo medio di una scatola di pillole tra i sette ed i 10 euro, ai 56 euro di un dispositivo intrauterino, agli otto euro circa di una scatola di preservativi. Il prezzo del coito interrotto e dei metodi naturali e' spesso un figlio".
Tra l'altro, ha ricordato Melega all'aula, il numero di gravidanze nelle minorenni "e' in aumento e si tratta quasi sempre di gravidanze indesiderate". Le interruzioni volontarie di gravidanza tra le minori di 18 anni sono il 4,2% del totale in campo nazionale e del 2,7% in ambito regionale, anche se i "dati definitivi regionali verranno pubblicati tra pochi giorni". Su scala nazionale, dunque, "si registra un lieve aumento in controtendenza rispetto al dato complessivo che registra un calo del 5,6% rispetto al 2010 (in regione meno 5,2%)".
Ma ci sono anche le gravidanze che vanno comunque a termine (valutate tra il 5% e il 10%) e il ricorso alla clandestinita', "stimato in Italia almeno a 15.000 casi", e l'uso della pillola de giorno dopo che solo l'inossidabile presidente del Movimento per la vita si ostina a considerare un aborto, nonostante l'evidenza di decine di rapporti scientifici che lo negano", sottolinea Melega. "Penso invece che si dovrebbe parlare non di interruzione di gravidanza, ma di prevenzione".
Le cifre sulle gravidanze delle minorenni dimostrano per Melega "l'utilita' di una misura, come quella francese", anche perche' il "suo costo iniziale sarebbe controbilanciato dal risparmio in termini sanitari e sociali".
(Wel/ Dire)
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