(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 23 ott. - Sospensione delle verifiche scritte e orali, stop alle gite scolastiche e alle uscite didattiche, attivita' extra ridotte al minimo. Nei licei romani e' partita la contestazione dei prof contro i nuovi tagli in arrivo al settore scuole e contenuti nella legge di stabilita' al vaglio del Parlamento. La proposta del ministro Profumo di innalzare l'orario in aula dei docenti da 18 a 24 ore fa discutere. Cosi' come il mancato pagamento degli scatti di stipendio dovuti agli insegnanti. A dare il la' alla protesta, il collegio docenti del liceo scientifico Talete di Prati che ha approvato ieri una mozione per esprimere dissenso nei confronti della "dissennata politica di questo governo che in linea con i precedenti e' caratterizzata esclusivamente da tagli di risorse e del personale".
Per protesta ci sara' il blocco di tutte le attivita' del Piano dell'Offerta Formativa: stop ai consigli di classe, blocco dei viaggi di istruzione e delle uscite didattiche, blocco di tutte le attivita' extracurricolari, antimeridiane e pomeridiane. E da ieri, lunedi' 22, fino al 27 ottobre, ha preso il via una settimana di "didattica essenziale" con sospensione delle verifiche scritte e orali. Ogni ora si fara' "informazione sulle motivazioni dell'azione di protesta". E durante la ricreazione di domani scattera' l'asseblea, stavolta dei prof e dei bidelli "con esonero dalla sorveglianza nell'istituto". Anche l'attivita' del sito scolastico (www.liceotalete.it) sara' ridotta al minimo e usata "esclusivamente per la diffusione di comunicazioni relative all'azione di protesta".
Venti di protesta anche all'Anco Marzio di Ostia dove gli insegnanti hanno approvato una mozione che apre allo stato di agitazione: "Il collegio Docenti del Liceo Ginnasio "Anco Marzio"- si legge- esprime grave preoccupazione, indignazione e profondo dissenso nei confronti di una politica governativa fortemente punitiva verso la scuola pubblica, caratterizzata da tagli di risorse e personale, attuati in forme diverse e non sempre trasparenti. Vonche' da una martellante svalutazione dei lavoratori della scuola, anche attraverso un uso mainipolatorio dei media". E si riserva di mettere in atto "ogni forma di contrasto e resistenza a tali politiche" anche "con altre scuole del territorio".
(Wel/ Dire)