(DIRE - Notiziario minori) Roma, 19 ott. - "Siamo uno strano Paese, abbiamo due articoli della Costituzione, il 33 e il 34, che spiegano: 'Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato' e 'I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi piu' alti degli studi'. Bene, anche il Governo formato dai Professori calpesta questi due articoli, proponendo nella legge di stabilita'' un fondo di 223 milioni per le scuole private e non finanziando a sufficienza il diritto allo studio nel nostro Paese." Queste le parole di Michele Orezzi, coordinatore Nazionale dell'Unione degli Universitari.
Che prosegue: "L' Italia e' l'unico Paese Ocse che ha il fenomeno degli studenti "idonei ma non beneficiari di borsa di studio", universitari idonei per parametri di reddito e merito, che non vedono erogato un loro diritto perche' mancano soldi per la copertura delle loro borse. Un'assurdita' tutta italiana che blocca il presente e uccide il futuro di circa 45mila giovani del nostro Paese".
Continua Orezzi: "Sono mesi che protestiamo contro questa assurdita' e siamo allibiti nel leggere che, nella legge di stabilita'' non solo non si parli di aumento del fondo per il diritto allo studio ma che si trovino pure le risorse per andare a rifinanziare le scuole private! E' calpestare la Costituzione sulla quale tutti i ministri tecnici hanno giurato!".
Conclude il Coordinatore Udu: " Il tempo e' scaduto e non siamo piu' disposti a farci prendere ulteriormente in giro dal Governo Monti e dal ministro Profumo. Non crediamo piu' alla favola della mancanza di fondi: i fondi ci sono, il problema sono le priorita' di spesa. E questo Governo evidentemente ha le priorita' di spesa opposte alle nostre. Chiediamo che quei 223 milioni previsti per la scuola privata vengano immediatamente spostati sul fondo per il diritto allo studio, in modo da rispettare la Costituzione sulla quale ha giurato questo Governo, e garantire un futuro a tutti gli studenti che quella borsa se la sono guadagnata. Se cosi' non accadra' saremo in piazza fin da sabato, a Roma, in piazza San Giovanni, per riprenderci quello che ci spetta, cio' che ci garantisce la nostra Costituzione, e che questo Governo ci sta negando".
(Gas/ Dire)