PISA, STUDENTE PUNTA PISTOLA CONTRO I PROF IN CLASSE
ARMA ERA FINTA, SOSPETTAVA MOLESTIE DI UN COMPAGNO A FIDANZATA.
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 19 ott. - "Vi sparo". Questo, secondo il quotidiano la Nazione, avrebbe detto uno studente di un istituto professionale di Pisa presentandosi in una classe di un istituto vicino minacciando due insegnanti. Questa mattina all'istituto tecnico industriale 'Leonardo da Vinci', a due passi dalla Torre Pendente: un allievo di una scuola vicina (il professionale 'Fascetti') si e' presentato in un'aula e poi ha minacciato con una pistola due insegnanti. Protagonista uno studente maggiorenne. Il giovane si e' presentato dal preside dell'Iti, Odoardo Fontani, per lamentarsi delle presunte molestie subite dalla sua fidanzata ù una quindicenne cascinese, che appunto frequenta quella scuola ù da parte di un compagno di classe. Pare che il preside abbia convocato i suoi due allievi e che entrambi si siano chiariti con lo studente del 'Fascetti'. La vicenda sembrava finita li'. Purtroppo, invece, non e' stato cosi'.
Piu' tardi, infatti, il fidanzato si e' diretto nella classe della ragazzina e dopo aver bussato alla porta dell'aula ha chiesto alla professoressa presente in aula, che stava facendo lezione, di far uscire la sua amica. L'insegnante gli ha chiesto chi fosse e, quindi, non ha fatto uscire la ragazza. A quel punto lo studente si e' alterato e ha iniziato a urlare. Le grida hanno richiamato l'attenzione di un altro docente (di religione) che stava transitando nel corridoio e che e' subito intervenuto.
Secondo quanto si e' appreso, all'improvviso il giovane ha estratto una pistola e quindi avrebbe minacciato i due docenti urlando: "Ora vi sparo".
Scrive ancora la Nazione: a quel punto lo studente ha deciso di desistere e, quindi, si e' rapidamente allontanato. Quindi dall'istituto 'Da Vinci' e' stato subito chiamato il 113 e, cosi' all'Iti e' arrivata la polizia. Gli agenti hanno ben presto individuato lo studente e, dopo essersi recati nella sua abitazione, hanno potuto verificare che l'arma in questione non era vera, ma una pistola ad aria compressa. Per il giovane cascinese e' scattata una denuncia a piede libero all'autorita' giudiziaria per minacce. A presentarla ù assistita dal suo avvocato di fiducia ù e' stata la stessa insegnante di lettere insieme a due colleghe.
(Gas/ Dire)
|