VELLETRI, TRENO PARTE: BIMBA A BORDO E MAMMA A TERRA
STORIA A LIETO FINE, "MA RESTA EPISODIO DI GRAVITÀ ESTREMA".
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 19 ott. - Una mamma aiuta la sua bambina a salire sul treno, il tempo di riscendere i due gradini per prendere la borsa e le porte elettriche del convoglio si chiudono, lasciando lei sulla banchina e la figlia dentro. E' successo il 17 ottobre mattina alla stazione di Velletri: la bambina, 3 anni, ha iniziato a piangere disperata, e alcune ragazze le hanno tenuto compagnia, confortandola fino all'arrivo a Ciampino, dove l'hanno accompagnata dalla Polizia ferroviaria. Tanto panico, poi il lieto fine: gli agenti hanno rintracciato la mamma e, dopo un veloce viaggio a bordo di una vettura della Polfer, la piccola ha potuto riabbracciarla.
"Mi chiedo come possa accadere una cosa del genere, come si possano chiudere le porte senza verificare che tutti i passeggeri siano saliti a bordo" si domanda pero' Romina Trenta, consigliere comunale di Velletri, che ha raccontato la storia. Non senza accuse: "Dopo tante polemiche sull'evasione di biglietti (e' apparso, poco tempo fa, sulla stampa locale un articolo che definiva la tratta ferroviaria in questione una delle piu' toccate dal fenomeno), sarebbe il caso di analizzare anche il servizio offerto: treni sporchi, bollenti in estate, gelidi in inverno, passaggi a livello impazziti, porte difettose, servizi igienici inutilizzabili, fermate improvvisamente soppresse e navette da Ciampino inesistenti. Ed, evidentemente, personale non sufficiente o non abbastanza attento se un episodio come quello di stamane puo' verificarsi".
"Non e' possibile immaginare il terrore di quella madre: e' un episodio di una gravita' estrema- prosegue accoratamente Trenta- per questo chiedo all'azienda di individuare la responsabilita' dell'accaduto e di prendere provvedimenti. Se e' pur vero che sbagliare e' umano, non si puo' perdere di vista che esistono errori dalle conseguenze piu' serie di altri: e se quel treno, invece di un locale, fosse stato un diretto alta velocita'?". (Ami/ Dire)
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