ZINGARETTI: NOSTRO LIBRO PER CONTRIBUTO A VERITA' SU SHOAH.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 16 ott. - Immagini sfumate in bianco e nero con bimbi sorridenti. E poi lettere, corrispondenze e documenti. Istanti di gioia e vita quotidiana immortalati a pochi istanti dalla tragedia della Shoah. Sono alcuni dei documenti rinvenuti presso gli archivi dell'International tracing service di Bad Arolsen, in Germania, relativi a oltre 350 bambini romani deportati dai nazisti dalla Capitale il 16 ottobre del 1943. A consegnarli alla Comunita' ebraica e' stato oggi il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, nel corso di una manifestazione al palazzo della Cultura in via del Portico d'Ottavia 5 a cui hanno preso parte anche Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, Riccardo Pacifici, presidente della comunita' ebraica di Roma, Susanne Urban, direttrice archivio storico Its Bad Arolsen, e Umberto Gentiloni, responsabile Progetto Storia e memoria Provincia di Roma.
I documenti, in gran parte inediti, consentono di ripercorrere la dolorosa ricerca che le famiglie hanno compiuto, al termine della seconda guerra mondiale, nella speranza di avere notizie dei propri piccoli parenti. Tutto il materiale e' stato raccolto nel volume "16.10.1943. Li hanno portati via" (a cura del Progetto Storia e memoria della Provincia di Roma, edito da Fandango Libri).
"Con questo straordinario lavoro di ricerca- ha spiegato Zingaretti- vogliamo sentirci parte attiva e umili protagonisti di una battaglia civile e culturale per l'affermazione della verita' sull'Olocausto. Dobbiamo impegnarci contro l'indifferenza e per non lasciare campo libero alle scorribande delle ideologie basate sull'odio. La barbarie nazista voleva ridurre questi bambini a un numero, noi oggi vogliamo riportarli ad avere un'identita'". L'impegno per realizzare quest'opera, che sara' consegnata in ogni scuola della Capitale, "non e' una concessione fatta a una comunita', ma un dovere morale", ha concluso.
"E' un documento impressionate", ha detto Di Segni. "Dobbiamo sbattere in faccia ai negazionisti i volti di questi bambini", ha concluso Pacifici.
(Wel/ Dire)