(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 16 ott. - Il disturbo dello spettro alcolico fetale e' un termine che descrive una gamma di disabilita' fisiche, cognitive e comportamentali che possono manifestarsi a causa dell'esposizione prenatale all'alcol.
Sebbene i danni causati da una precoce esposizione all'alcol siano permanenti, una diagnosi precoce puo' essere utile per diminuire il rischio di insorgenza di problemi secondari come interruzione del percorso scolastico, disoccupazione, delinquenza. Per ovviare a queste difficolta', un team di ricerca canadese ha individuato nel test sul meconio (il contenuto dell'intestino del feto) una possibilita' di verificare l'esposizione prenatale all'alcol perche' negli acidi grassi del meconio e' possibile rilevare la presenza di esteri etilici.
L'obiettivo dello studio, realizzato in Canada, e' quello di testare la disponibilita' delle madri a partecipare a campagne di screening per il test del meconio allo scopo di diagnosticare precocemente il disturbo dello spettro alcolico nei neonati. Per testare la disponibilita', e' stato lanciato un programma di screening pilota in un'unita' ostetrica ad alto rischio che aveva precedentemente mostrato un'elevata prevalenza di meconio positivo agli esteri etilici degli acidi grassi attraverso test del meconio anonimi. La partecipazione al programma di screening e' stata significativamente piu' bassa rispetto al numero di casi testati in forma anonima e il tasso positivo e' risultato del 3% contro il 30% rilevato in condizioni di anonimato.I ricercatori concludono che nonostante i potenziali benefici di questi programmi di screening, la riluttanza delle madri a parteciparvi, probabilmente dovuta a paura, imbarazzo e senso di colpa, puo' limitare l'efficacia di questi test effettuati sulla popolazione aperta, mettendo in evidenza la necessita' di un'educazione pubblica e di sforzi rivolti al marketing sociale per rendere efficaci questi programmi.
(Fonte: Droganews.it) (Wel/ Dire)