(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 12 ott. - In occasione della prima Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze, l'Unicef e i suoi partner puntano l'attenzione per "porre fine ai matrimoni precoci - una violazione dei diritti umani troppo diffusa, che ha conseguenze su tutti gli aspetti della vita di una bambina. Le stime dell'Unicef piu' recenti indicano che 70 milioni di giovani donne tra i 20 e i 24 anni - circa una su 3 - si sono sposate prima dei 18 anni: di queste 23 milioni si sono sposate prima di aver compiuto 15 anni. A livello globale, quasi 400 milioni di donne di eta' compresa tra 20-49 anni- oltre il 40%, del totale- si sono sposate bambine".
Spiega Anju Malhotra, responsabile della sezione Genere e Diritti per l'Unicef: "La Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze riflette la necessita' di mettere al centro delle priorita' di sviluppo i diritti delle ragazze- ha detto- Le Nazioni Unite e i suoi partner stanno lavorando congiuntamente per mostrare gli incredibili progressi fatti e per evidenziare le sfide in corso". Con lo slogan 'La mia vita, il mio diritto, la Fine dei Matrimoni precoci' una serie di eventi e di azioni si stanno svolgendo in tutto il mondo per richiamare l'attenzione su questo tema estremamente importante. Presso la sede delle Nazioni Unite a New York, l'arcivescovo Desmond Tutu con Unicef, Unfpa e Un women discutono su come i Governi, la societa' civile, le agenzie delle Nazioni Unite e il settore privato possano unire i propri impegni per accelerare la diminuzione della pratica del matrimonio precoce. In Malawi, la questione verra' posta al centro di un dibattito parlamentare e in Uganda tramite gli sms questa pratica e' stata discussa apertamente tra i giovani.
L'Unicef, in collaborazione con i Governi, la societa' civile e le Agenzie delle Nazioni Unite, Fondi e Programmi, sta gettando le basi per porre fine ai matrimoni di bambini a livello globale. Nel 2011, 34 uffici sul campo hanno segnalato degli impegni per affrontare il matrimonio precoce sia attraverso la riforma del diritto, sia attraverso cambiamenti sociali ed economici. In India, uno dei paesi al mondo con il maggior numero di ragazze sposate prima del 18esimo compleanno, il numero di matrimoni precoci e' diminuito a livello nazionale e in quasi tutti gli stati dal 54% del 1992-1993 al 43% nel periodo 2007-2008, ma il ritmo del cambiamento e' lento.
L'Unicef ha sostenuto il passaggio del Child marriage prohibition act del 2006, e da allora ha supportato lo sviluppo e l'attuazione di una strategia nazionale sui matrimoni precoci che mira a coordinare i programmi e le politiche per affrontare sia le cause sia le conseguenze di questo problema. Lavorando con i singoli Stati, l'Unicef ha partecipato allo sviluppo dei piani di azione degli stati e ha sostenuto la creazione di gruppi di ragazze formati sui diritti dei bambini e su come lavorare con la comunita' per stimolare un dialogo sulla fine dei matrimoni precoci. Esperienze in contesti diversi come in Bangladesh, Burkina Faso, Gibuti, Etiopia, India, Niger, Senegal e Somalia hanno dimostrato come la combinazione di misure legali ed il supporto alle comunita', la possibilita' di fornire valide alternative - in particolare la scuola - e di discutere apertamente del problema nelle comunita', produce risultati positivi. "I matrimoni precoci spesso possono comportare il termine dell'istruzione per le ragazze. Nelle comunita' dove la pratica e' diffusa, sposare una bambina e' parte di una serie di norme sociali e atteggiamenti che riflettono il basso valore dato ai diritti umani delle bambine", ha detto ancora Malhotra. L'istruzione, continua la nota dell'Unicef, "e' una delle strategie piu' efficaci per proteggere i bambini dal matrimonio precoce. Quando le ragazze possono rimanere a scuola, un cambiamento attitudinale puo' verificarsi anche nei confronti delle loro opportunita' all'interno della comunita'".
La percentuale di spose bambine e' diminuita nel corso degli ultimi 30 anni, ma il matrimonio precoce persiste a tassi elevati in diverse regioni del mondo, in particolare nelle zone rurali e tra i piu' poveri. Alcune spose bambine sono le piu' emarginate e vulnerabili della societa'. Le giovani spose sono spesso isolate - allontanate subito dalla famiglia- e viene negato loro la possibilita' di poter andare a scuola e di avere un'interazione con i coetanei e la comunita'. I matrimoni precoci mettono le ragazze a rischio di gravidanze precoci e indesiderate e hanno conseguenze che possono portare alla morte. Tra le madri, le morti legate alla gravidanza e al parto rappresentano un importante componente tra le ragazze di eta' compresa tra i 15-19 anni in tutto il mondo, con circa 50.000 decessi ogni anno.
Inoltre, le ragazze tra i 10 e i 14 anni di eta' hanno cinque volte piu' probabilita' - rispetto alle donne tra 20-24 anni - di morire durante la gravidanza e il parto.
"Attraverso gli impegni globali, i movimenti della societa' civile, la legislazione e le iniziative individuali, le ragazze fioriranno in un ambiente sicuro e produttivo- ha detto Malhotra- Dobbiamo accelerare i progressi e dedicare risorse perche' le ragazze possano rivendicare i propri diritti e realizzare il loro pieno potenziale".
(Wel/ Dire)