IL PRESIDENTE: DA DIRETTORI DIDATTICI PRESIDI DIVENTATI MANAGER
(DIRE - notiziario minori) Roma, 30 nov. - "La scuola italiana oggi la vedo male, con la riforma Gelmini ha perso del tutto la pedagogia. I presidi hanno cessato di essere direttori didattici per diventare manager di offerte formative". È quanto afferma il presidente dell'Uniped, Gian Luca Bellisario in occasione del primo congresso nazionale dell'l'Unione italiana pedagogisti in programma a Lanciano oggi e domani presso l'Aula Magna del Palazzo degli Studi in Corso Trento e Trieste. "I dirigenti scolastici sono sempre piu' costretti a gestire l'economia e sempre meno la pedagogia, passando dai Piani educativi individualizzati (Pei), che prevedevano una programmazione pedagogica, ai Piani di offerta formativa (Poi). Questo significa togliere il timone a una nave e trasformare gli istituti di formazione in centri di informazione", continua.
Con la riforma Gelmini, secondo Bellisario, "siamo tornati alle scuole di serie A, i licei, e a ragazzi di serie B, quelli degli istituti professionali. Questa politica non ci educa ad essere uomini liberi- ha rimarcato il presidente- perche' solo attraverso la cultura e la formazione si acquisisce la capacita' di compiere scelte consapevoli. Vorra' dire che nel futuro avremo tanti diplomati e laureati probabilmente disoccupati". Inoltre, "sempre con la riforma Gelmini si stabilisce che una persona con qualsiasi laurea puo' diventare preside. Per noi e' inopportuno e- ha precisato Bellisario- vorremmo che anche i dirigenti scolastici, come i docenti, facciano un tirocinio in pedagogia essendo quella la loro utenza". Parlando di investimenti, invece, per il presidente dell'Uniped la scuola deve essere intesa come "un rapporto tra persone e non deve essere invece confusa con il luogo. Gli investimenti devono essere fatti quindi sulle persone, studenti e insegnanti, e non sugli edifici. Invece i soldi vengono impiegati per pagare bollette e cambiare serrature, e poi i ragazzi e i docenti non sanno dove prendere i soldi per aggiornarsi. Prima, con Berlinguer-ha ricordato il pedagogo- c'erano sette livelli di avanzamento sulla base dei corsi di aggiornamento offerti dal ministero. Si andava avanti nella fascia stipendiale successiva solo dopo aver superato gli aggiornamenti richiesti. Oggi, i nostri alunni sono in forte disagio con docenti non aggiornati".
Ma anche i genitori vivono un disagio, ha confessato Bellisario, "che possiamo definire della continuita' orizzontale, perche' investe il rapporto scuola-famiglia. I genitori- ha spiegato- dovrebbero intervenire come parte attiva nell'elaborazione del piano di offerta formativa, invece sono interpellati solo per l'organizzazione delle gite. Cominciamo a prevedere un collegio di genitori- ha proposto il presidente dell'Uniped- perche' senza un'utenza sociale la scuola diventa imposizione e non proposta". In ultimo, "vorrei suggerire dei corsi di aggiornamento anche per i collaboratori scolastici. I bidelli trascorrono tanto tempo con gli studenti, dovrebbero seguire dei corsi di preparazione in pedagogia per essere in condizione di non sentirsi gli ultimi della scuola. Valorizziamo i collaboratori scolastici economicamente e culturalmente- ha concluso Bellisario- aiutiamoli a stare con i ragazzi non solo improvvisando".
(Ami/ Dire)