I DATI DELL'AUTORITA' GARANTE PER L'INFANZIA E PER L'ADOLESCENZA AL CONVEGNO UNICEF
(DIRE - notiziario minori) Roma, 30 nov. - Sono 10 mila i casi di minori contesi tra genitori separati o divorziati in Italia, sempre piu' spesso figli unici e circa il 10% degli 80 mila bambini in affido condiviso. E' quanto ha fato sapere l'Autorita' garante per l'Infanzia e per l'adolescenza in occasione del convegno "La tutela dei minori nei conflitti familiari", presso la sede dell'Unicef a Roma.
L'incontro, organizzato dall'Autorita' garante e l'associazione GeA, Genitori Ancora, e' stato voluto per raccogliere proposte concrete dai professionisti del settore e dalle associazioni sulla tutela dei minori nei conflitti famigliari. "Non c'e' solo il caso del bambino di Padova - ha spiegato Vincenzo Spadafora, garante per l'Infanzia e l'adolescenza -. Di casi come quelli ne esistono tantissimi. E' importare parlare del tema senza focalizzarsi sul singolo caso".
Per Fulvio Scaparro, direttore scientifico dell'associazione GeA, "i figli contesi sono pane quotidiano. I casi sono frequentissimi, ma manca la sensibilita' su questo fenomeno e spesso le situazioni sono conosciute soltanto dalle famiglie e dagli operatori". La conflittualita', infatti, secondo Luisella Fanni, vice presidente dell'Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori coinvolge un buon 10% delle separazioni. "Le separazioni in Italia riguardano un caso su 4 matrimoni - ha spiegato Fanni -. L'80% delle separazioni si risolvono consensualmente, il 20% ha un alto tasso di conflittualita', anche se tra queste ultime un 10% si risolve". Un'alta conflittualita' che rende ciechi gli adulti, ha aggiunto Fanni. "Gli adulti perdono la consapevolezza della situazione dei figli, mentre devono essere capaci di chiedere aiuto per accettare il cambiamento e gli operatori del settore devono aiutare gli adulti ad essere responsabili". Per Laura Laera, presidente del Tribunale per i minori di Firenze, occorre eliminare l'addebito della separazione, o almeno ritardarlo rispetto alle questioni relative all'affidamento dei figli.
"Potrebbe essere un bel colpaccio per ridurre la conflittualita' tra i coniugi che si trascinano in questo dannato addebito dandosi colpe reciproche - ha aggiunto -, con capitoli di prove infinite e discussioni annose che alimentano la conflittualita' e mettono in secondo piano tutti gli altri provvedimenti che invece tutelano il minore, che sono quelli che riguardano la sua collocazione. Sono favorevole ad una eliminazione dell'addebito o ad una trattazione ritardata e successiva alla soluzione di tutte le altre controversie. Questa potrebbe essere una soluzione". Per Scaparro, pero', serve rafforzare anche l'Autorita' garante.
"Chiediamo che il Garante sia messo in condizione di sorvegliare e coordinare ogni intervento sull'infanzia - ha aggiunto -. Non ha ancora una sede definitiva e i fondi a disposizione sono stati ridotti, cosi' non si puo' lavorare".
(Wel/ Dire)