TRA QUESTI ANCHE OBIETTIVI LUNGO TERMINE E APPROCCIO RISOLUTIVO.
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 27 nov. - Cosa puo' fare il pediatra per sostenere i genitori nel loro ruolo educativo, aiutandoli a instaurare una relazione positiva con i propri figli, senza fare ricorso a punizioni fisiche o altre punizioni degradanti? Secondo la Societa' italiana di pediatria (Sip), il pediatra "puo' farsi promotore di un'educazione senza violenza, suggerendo ai genitori di applicare i quattro principi della genitorialita' positiva". Eccoli: - individuare i propri obiettivi educativi di lungo termine.
Molto spesso durante la giornata un genitore vuole che i propri figli facciano subito alcune cose. Se i bambini non ubbidiscono il livello di stress aumenta. In queste situazioni i genitori dovrebbero cercare di concentrarsi sugli obiettivi di lungo termine. Avendo una visione piu' ampia, comprenderanno meglio i motivi del comportamento del proprio figlio e quale insegnamento apprendera' a secondo della loro reazione.
- Far sentire il proprio affetto (protezione fisica ed emotiva) e fornire punti di riferimento (dare ai propri figli gli strumenti di cui hanno bisogno per raggiungere i loro obiettivi in modo autonomo): in un'atmosfera di affetto il bambino si sente al sicuro anche se commette errori, si fida dei suoi genitori, diventando piu' sicuro di se'. Fornire punti di riferimento "non significa costringere, tenere sotto controllo o punire- si legge nella nota della Sip- ma comunicare in modo chiaro e rispettoso, e dare ai bambini gli strumenti di cui hanno bisogno per raggiungere i loro obiettivi in modo autonomo".
- Comprendere cosa pensano e cosa provano i propri figli: per riuscire a educare i propri bambini con successo "e' essenziale avere aspettative realistiche sulle loro capacita', comprendere che potrebbero non avere l'esperienza o le informazioni di cui hanno bisogno per riuscire in quello che stanno facendo; riflettere su cosa i genitori potrebbero cambiare del loro atteggiamento per aiutarli ad apprendere; accettare che il punto di vista dei figli puo' essere diverso dal loro".
- Assumere un approccio che mira alla risoluzione dei problemi piuttosto che un approccio punitivo: "e' importante concentrarsi sugli obiettivi di lungo termine, ricordandosi di far sentire il proprio affetto e di dare ai propri figli tutte le informazioni di cui hanno bisogno per imparare".
Attraverso i quattro principi della genitorialita' positiva, "i genitori potranno gestire meglio i conflitti con i propri figli e insegneranno loro a controllare la frustrazione, le situazioni conflittuali e la rabbia. In questo modo i bambini acquisteranno le capacita' necessarie per vivere senza far ricorso alla violenza, avranno una maggiore autostima, piu' rispetto per i genitori e per gli altri e il rapporto genitore-figlio si rafforzera'".
Per approfondire i quattro principi della genitorialita' positiva e conoscere meglio la campagna 'A mani ferme' sono disponibili materiali informativi, quali la Guida pratica alla genitorialita' positiva. Come costruire un buon rapporto genitori-figli, uno strumento di facile consultazione per genitori, professionisti e tutti coloro che guidano i bambini, le bambine e gli adolescenti nel percorso di crescita, con semplici esercizi che permetteranno ai genitori di approcciarsi facilmente a modelli educativi positivi e con un' interessante bibliografia di riferimento; il leaflet che sintetizza i quattro principi della genitorialita' positiva e un poster.
(Wel/ Dire)