PEDIATRI INSIEME A SAVE THE CHILDREN IN CAMPAGNA 'A MANI FERME'.
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 27 nov. - Il 18% dei genitori con figli tra i 3 e i 5 anni dichiara che in momenti di difficolta' si rivolge al proprio pediatra per avere un consiglio e chiedere aiuto. Lo rivela un sondaggio condotto da Ipsos per conto di Save the Children. Il pediatra e', dopo la famiglia e gli amici piu' stretti, "l'interlocutore chiave per i genitori italiani, dunque una figura di riferimento La scelta di ricorrere alle punizioni fisiche o umilianti quale sistema educativo per i propri figli, alla luce delle possibili ricadute sulla salute di questi, non puo' quindi non essere affrontata dal pediatra nella sua attivita' quotidiana". Ne e' convinto Marcello Lanari, direttore scientifico della rivista 'Conoscere per Crescere' della Societa' Italiana di Pediatria (Sip), destinata a famiglie, associazioni e mondo della scuola, che domani interverra' alla conferenza di presentazione della campagna 'A mani ferme'.
La maggior parte dei genitori "spera che le punizioni fisiche e umilianti servano a insegnare importanti lezioni ai figli. In realta', i figli imparano cose ben diverse da quello che essi vorrebbero insegnare loro ed e' importante che i genitori abbiano a disposizione degli strumenti che li stimolino a usare metodi educativi positivi, senza ricorrere alle punizioni fisiche". È per questo motivo che la Sip, insieme a Save the Children Italia, "e' impegnata nella campagna: per dire no alle punizioni fisiche contro i bambini, e sensibilizzare non solo l'opinione pubblica e i genitori sull'inefficacia delle punizioni fisiche come metodo educativo, ma anche i pediatri stessi", fornendo loro del "materiale informativo da condividere con le famiglie dei loro piccoli assistiti".
Il pediatra, "grazie al suo rapporto privilegiato con bambini e genitori- ha concluso Lanari- e in qualita' di indiscusso punto di riferimento per le famiglie in merito alla salute psico-fisica dei loro figli, ha modo di influenzarne positivamente abitudini e stili di vita, suggerendo loro modelli educativi positivi". (Wel/ Dire)