IN EMILIA-R. 17% E' STRANIERO, 518 NON ACCOMPAGNATI
FADIGA: IN AUMENTO QUELLI AFFIDATI A SERVIZI, A OGGI QUASI 4.000
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 23 nov. - In Emilia-Romagna si concentra la piu' alta percentuale italiana di minori stranieri. In totale si tratta di 121.000 tra bambini e ragazzi, circa il 17% sul totale dei minori emiliano-romagnoli (704.000 nel complesso). I minori stranieri non accompagnati sono 518. Quelli attualmente in affido o in comunita' sono 3.869, mentre i disabili sono quasi 12.600. I numeri emergono dal convegno organizzato oggi in Regione a Bologna dal garante regionale dei minori, Luigi Fadiga. In occasione della Giornata internazionale del fanciullo, Fadiga ha voluto fare il punto sia sul lavoro del suo ufficio nel primo anno di attivita' sia sul sistema di giustizia minorile. In Emilia-Romagna, spiega Fadiga, "i servizi per la tutela dei minori hanno dato un'ottima prova, ma sono troppo sparpagliati. E lo dimostra l'esistenza di 67 enti gestori".
Il lavoro "piu' importante" portato avanti in questo anno di attivita', dunque, e' stato "iniziare a costruire una rete, a creare un'interazione tra magistratura, avvocatura e servizi sociali e di volontariato- spiega Fadiga- perche' fare da soli non basta". Oltre al problema dei minori stranieri non accompagnati, per i quali bisognerebbe "sviluppare un programma di tutori volontari", il tema caldo e' quello della poverta' e del disagio sociale. Sono infatti "in aumento i minori di cui si occupano i servizi. Per questo lavoriamo sul sostegno alla genitorialita'- rimarca il garante- per aiutare a fare i genitori". Sul fronte giustizia, Fadiga lamenta invece un "sovraccarico di lavoro per i Tribunali minorili. Bisogna snellire i procedimenti e renderli piu' veloci". Quanto al carcere minorile del Pratello a Bologna, che non e' di sua stretta competenza, il garante dei minori spiega di essere andato in visita due volte insieme a Desi Bruno, garante per i diritti dei detenuti, con la quale collabora sul Pratello. "Mi sembra che la nuova direzione si stia impegnando molto- afferma Fadiga- certo, la struttura e' quella che e': e' vecchia e i cantieri in corso pregiudicano la possibilita' per i ragazzi di vivere questa esperienza in un modo meno doloroso. Forse- aggiunge il garante dei minori- si puo' fare anche di piu', usando maggiormente la messa alla prova" per i giovani detenuti, in un'ottica di "giustizia ristorativa e non solo punitiva".
(Wel/ Dire)
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