OGGI E DOMANI QUARTO CORSO FORMAZIONE DELLA 'FONDAZIONE CANTIERE ABRUZZO'.
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 23 nov. - La politica "deve riappassionarsi e coinvolgere maggiormente i giovani attraverso una battaglia di valori, che con la globalizzazione vanno difesi". Con questo obiettivo il senatore del Pdl Fabrizio Di Stefano, in qualita' di presidente della Fondazione Cantiere Abruzzo, ha organizzato il quarto corso di Formazione Politica sul tema 'Di ieri i valori di domani'. L'iniziativa e' indirizza ai giovani studenti, alle amministrazioni, e a tutti coloro che approcciano alla politica, e si svolgera' oggi e domani a Pescara presso il Parc Hotel di Villa Immacolata.
Etica e valori, per Di Stefano "sono temi importanti oggi piu' che mai e sui quali sono nette le demarcazioni tra destra e sinistra, avendo ogni parte politica un diverso approccio al riguardo". Testamento biologico, bioetica ed eutanasia, educazione ai valori e tolleranza religiosa, per terminare con la cittadinanza. Saranno questi gli argomenti al centro del programma di formazione, che verranno affrontati nell'ordine da Massimo Micaletti e Massimo Pasqualoni, docenti presso l'Universita' 'G.D'Annunzio' di Chieti e Pescara, Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell'Istituto di Ortofonologia, Guglielmo Cevolin, professore dell'Universita' di Bologna, e Spartaco Pupo, professore dell'Universita' di Calabria. Per il presidente della Fondazione Cantiere Abruzzo, "sui valori religiosi, al di la' del singolo convincimento personale, dobbiamo considerare che il nostro Paese e' caratterizzato da 2.000 anni di cattolicesimo. Un'influenza che- ha sottolineato- e' emersa con grande forza e con una connotazione ben definita nella questione del testamento biologico, ovvero la difesa del diritto alla vita che in questa legislatura ci ha portato a dividerci su vicende come quella di Eluana Englaro". Infine sulla cittadinanza, "io ritendo che ogni popolo e' contraddistinto dalla sua tradizione, cultura e storia. L'eredita' culturale- ha concluso il senatore- non e' data dal 'solis' ma dalla tradizione che ci scorre dentro".
(Wel/ Dire)