(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 20 nov. - "Almeno 10 bambini palestinesi hanno perso la vita e 140 sono rimasti feriti dall'inizio delle ostilita'. Numerosi bambini compaiono anche tra gli 80 civili israeliani feriti: questi i dati aggiornati alle 15 di ieri, ma il bilancio delle vittime si aggrava di ora in ora". Lo scrive in una nota l'Unicef, spiegando che "a Gaza desta allarme soprattutto la situazione sanitaria: gli ospedali sono sovraffollati a causa dell'afflusso continuo di feriti e le scorte di alcuni farmaci si sono rapidamente esaurite". L'Unicef "sta predisponendo l'invio dalla Supply Division (il centro logistico dell'organizzazione, con sede a Copenaghen) di scorte di emergenza per 14 farmaci di base". In queste ore le condizioni di sicurezza "non consentono interventi umanitari all'interno di Gaza, anche se 5 team di psicologi dell'Unicef stanno visitando ospedali e abitazioni private per fornire assistenza ai bambini che hanno subito shock o hanno assistito a scene violente".
L'Unicef "sta predisponendo aiuti umanitari in diversi settori (acqua, igiene, protezione, istruzione). La chiusura del confine a Kerem Shalom provochera' a breve una penuria di carburante, con gravi conseguenze sul funzionamento dei servizi essenziali gia' a fine novembre, quando saranno esaurite le scorte di combustibile (111.000 litri) finanziate dall'Unicef e da Human Rights First, una Ong partner. I combattimenti stanno devastando le gia' poverissime infrastrutture civili della Striscia di Gaza: sono ben 30 le scuole lesionate, fra cui 5 gestite dall'Unrwa, partner dell'Unicef in gran parte dei settori di intervento in favore dell'infanzia. Si lamentano danni anche ad alcuni acquedotti, pozzi e cisterne, mentre sono lievi i danni a due ospedali e a un ambulatorio.
L'Unicef ha espresso la sua profonda preoccupazione per il deteriorarsi della situazione e per l'impatto che essa ha sull'infanzia sia a Gaza che in Israele".
(Wel/ Dire)