DISLESSIA, IDO: MANCA VALUTAZIONE DIMENSIONE AFFETTIVA
CONVEGNO A ROMA, DI RENZO: SI GUARDA SOLO A ASPETTO COGNITIVO.
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 9 nov. - C'e' un vuoto nella valutazione dei Disturbi specifici dell'apprendimento (Dsa), manca la dimensione affettiva. Le diagnosi riguardano solo l'aspetto cognitivo e cio' impedisce una definizione del bambino nella sua globalita' e complessita', lasciandolo cosi' 'spaccato' in due. E' l'allarme lanciato dalla responsabile del servizio Terapie dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), Magda Di Renzo, che trattera' 'La dimensione affettiva come prerequisito degli apprendimenti scolastici' al XV convegno nazionale dell'IdO su 'Dislessie. Il ruolo della scuola nella complessita' degli apprendimenti', in programma a Roma domani, dalle ore 9 alle 18, presso l'Istituto comprensivo Regina Elena in Via Puglie 4.
"Generalmente nei prerequisiti necessari per l'apprendimento- spiega la psicoterapeuta- si da' una grande importanza agli aspetti cognitivi e non si parla di quelli affettivi, che invece ne rappresentano una parte indispensabile. Ad esempio, nessuno richiede- dice Di Renzo- se un bambino sia maturo affettivamente, nessuno considera se abbia raggiunto un adeguato grado di autonomia, se abbia elaborato l'ansia derivata dalla separazione dalle figure di riferimento, che in caso contrario potrebbe fargli vivere la scuola come un distacco problematico". La maturazione affettiva consiste "nella capacita' che il bambino ha raggiunto nell'autonomia di base necessaria per gestire se' stesso e le proprie cose, come i libri e la cartella, e per avere la serenita'- aggiunge la psicoterapeuta dell'eta' evolutiva- che gli permetta di concentrarsi su un'attivita' il tempo necessario per apprendere. La maturazione affettiva pero' e' anche la capacita' di tollerare le frustrazioni e accettare gli errori".
Secondo la responsabile del servizio Terapie dell'IdO, "molti bambini sono precoci intellettivamente, ma non emotivamente e si trovano male nei giochi di gruppo. Pensiamo agli anticipatari- precisa- che ad esempio si vergognano di portare a scuola i loro giocattoli poiche' gli altri bambini utilizzano giochi diversi". In questo momento in cui "si tende ad anticipare tutto, e' diventato fondamentale soffermarci sui vissuti emotivi dei piu' piccoli. L'eccessiva disparita' tra la dimensione affettiva e quella cognitiva- conclude Di Renzo- puo' creare forti disarmonie, da cui potrebbero derivare non nuove patologie ma una tipologia di bambini maggiormente soggetti a vivere gli apprendimenti in modo problematico perche' immaturi. Smettiamola di fare anticipazioni". Al convegno verranno presentati anche i risultati di una ricerca, frutto della collaborazione tra l'IdO e l'Istituto Italiano Wartegg di Roma con il Dipartimento di Psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell'Universita' degli Studi di Padova, sulle dimensioni affettive e di personalita' che sottendono al Dsa in eta' evolutiva, "analizzato molto nelle sue caratteristiche cognitive e poco nella sua componente psicologica".
(Wel/ Dire)
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