LEGA CONTRO; ISTITUITA ANCHE GIORNATA 'UNITA' NAZIONALE'.
(DIRE- Notiziario minori) Roma, 9 nov. - Il Senato ha detto si' al disegno di legge gia' approvato alla Camera che introduce lo studio obbligatorio dell'Inno di Mameli a scuola "nell'ambito delle attivita' finalizzate all'acquisizione delle conoscenze e delle competenze relative a 'Cittadinanza e Costituzione'", la materia introdotta dal ministro Mariastella Gelmini durante l'ultimo governo Berlusconi.
Con la legga approvata ieri si istituisce anche la "Giornata dell'Unita' nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera" nel giorno 17 marzo di ogni anno, in ricordo del giorno in cui, nel 1861, fu proclamata, a Torino, l'unita' d'Italia. Il testo votato porta la firma della deputata Pdl Paola Frassinatti (che fu la prima alla Camera a cominciare la battaglia per lo studio dell'Inno di Mameli a scuola) e della collega del Pd Maria Coscia. Il testo ha assorbito un provvedimento simile del governo. Contraria fino all'ultimo la Lega che ha votato contro e che gia' alla Camera aveva tentato di bloccare l'iter del provvedimento. Qualche voto contrario anche nel Pdl come quello apertamente dichiarato della sentarice Diana De Feo. Mentre nel Carroccio il senatore Paolo Franco ha deciso di non partecipare al voto "offeso" per il veto posto su alcuni emendamenti.
A decorrere dall'anno scolastico in corso, spiega il testo approvato in via definitiva dal Senato, nelle scuole di ogni ordine e grado "sono organizzati percorsi didattici, iniziative e incontri celebrativi finalizzati ad informare e a suscitare la riflessione sugli eventi e sul significato del Risorgimento nonche' sulle vicende che hanno condotto all'Unita' nazionale, alla scelta dell'inno di Mameli e della bandiera nazionale e all'approvazione della Costituzione, anche alla luce dell'evoluzione della storia europea".
Nell'ambito di queste iniziative "e' previsto l'insegnamento dell'inno di Mameli e dei suoi fondamenti storici e ideali". A questo scopo "la Repubblica riconosce il giorno 17 marzo, data della proclamazione in Torino, nell'anno 1861, dell'Unita' d'Italia, quale 'Giornata dell'Unita' nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera', allo scopo di ricordare e promuovere, nell'ambito di una didattica diffusa, i valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, nonche' di riaffermare e di consolidare l'identita' nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica". La Giornata di cui al presente comma non determina gli effetti civili di cui alla legge 27 maggio 1949, 260. Insomma, non ci sara' un giorno di vacanza e ferie. Le regioni e le province autonome aventi competenza legislativa per i sistemi educativi delle comunita' linguistiche riconosciute "danno attuazione alla presente legge nel rispetto dei princi'pi di cui all'articolo 6 della Costituzione". La legge non prevede "nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica".
(Ami/ Dire)