IMMIGRATI, LEGGE CITTADINANZA, PD-PDL CERCANO MEDIAZIONE MINORI
GIOVEDÌ RIPARTE COMMISSIONE; RELATRICI: POSIZIONI ANCORA DISTANTI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 6 nov. - Dopo piu' di tre anni, la Camera riprova a cercare una mediazione possibile sulla questione della cittadinanza. Giovedi', in commissione Affari costituzionali, riparte l'iter dei testi su cui c'era stato un primo tentativo, tra mille difficolta', nel settembre 2009 che si concluse nel gennaio 2010 con un rinvio dall'aula alla commissione a causa della netta contrarieta' Pdl e Lega all'introduzione dello ius soli nell'ordinamento italiano (ossia l'acquisizione dello status di cittadino per nascita sul territorio italiano).
Questa volta si tentera' di capire pero' se una "mediazione" ci possa essere almeno sulla questione minori, tralasciando la parte che riguarda la cittadinanza breve per gli adulti (questione su cui l'aula si areno' due anni fa).
Alle due relatrici Sesa Amici (Pd) e Isabella Bertolini (Pdl) a fine luglio, prima della chiusura per la pausa estiva, era stato dato mandato per cercare di arrivare a un testo unificato tra le nove proposte attualmente depositate: una di Aldo Di Biagio (Fli); una dell'Udc a firma Pierluigi Mantini; due del Pdl a firma Sbai e Cazzola; tre del Pd (a firma Bressa, Turco e Vassallo); una dell'Idv a firma David Favia; una di iniziativa popolare della Regione Marche fatta propria dal partito di Di Pietro. Ma il compito della sintesi, ammettono entrambe le relatrici e' arduo visto che "le posizioni sono ancora distanti".
Per fare il punto sul nodo cittadinanza ai minori Amici e Bertolini si incontreranno domani alla Camera per un confronto informale prima che la commissione si riunisca ufficialmente giovedi'. Il Pd (appoggiato da Idv, Udc e Fli), e' per uno ius soli temperato. Il Pdl, cosi' come la Lega, e' nettamente contrario. Tanto che Bertolini, nel 2010, quando era l'unica relatrice, presento' un suo testo base che manteneva il tetto dei 10 per diventare italiano dopo "un percorso di cittadinanza" e nessuna 'scorciatoia' per i minori figli di immigrati. Il nodo che si cerca di sciogliere e' ora quello pro-minori sul quale si vedra' se e' possibile raggiungere una maggioranza trasversale . Il testo sulla cittadinanza e' gia' calendarizzato in aula per meta' dicembre. Nelle prossime tre settimane si provera' a trovare una mediazione oppure si capira' se il tema e' definitivamente da accantonare. Anche perche', dicono dal Pd, questa volta, a differenza di quando fu presentato il testo bipartisan Sarubbi-Granata sulla compattezza dell'area che fa capo a Futuro e Liberta' di Gianfranco Fini sembra non si possa contare.
A pochi giorni dalla seduta della commissione Affari costituzionali della Camera per far ripartire l'iter del tema cittadinanza, Sesa Amici (Pd) spiega: "Ci e' stato chiesto di fare un testo unificato, ma la vedo piu' difficile. Verificheremo con l'altra relatrice gia' domani, in un incontro informale, e poi vedremo in commissione che margini di dialogo abbiamo o se ognuno andra' in aula per conto suo. Noi siamo per lo ius soli temperato per chi e' nato in Italia o per chi vi arriva da piccolo e la ottiene magari dopo la conclusione del primo ciclo di studi. Ma le distanze con il Pdl sono ancora totali. Potremmo riuscirci solo se c'e' una volonta' politica che ora non vedo".
Isabella Bertolini (Pdl) aggiunge: "Al momento non c'e' un'intesa. Io sono dell'idea che piu' che un testo unificato dobbiamo pensare a un testo base eventualmente da emendare. Un testo unificato sarebbe complesso visto che le posizioni, anche sui minori figli di immigrati, sono ancora molto distanti. Il Pd ha proposto il suo testo Bressa-Turco sul quale non siamo d'accordo".
(Wel/ Dire)
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