"EMERGENZA SANITARIA, CIRCA DIECI MINORI RICOVERATI IN OSPEDALE".
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 2 nov. - Condizioni igienico-sanitarie "insostenibili, gravi e allarmanti" nei villaggi attrezzati di Roma, che hanno fatto scoppiare un'emergenza sanitaria e costretto al ricovero per epatite A alcuni minori residenti nei campi. Lo denuncia in una nota l'Associazione 21 luglio che ha svolto alcuni rilievi negli insediamenti, dove vive la comunita' rom, rilevando il collasso degli impianti fognari dovuto alla densita' della popolazione, quasi doppia rispetto alla capienza regolamentare.
"Negli ultimi mesi l'amministrazione romana ha provveduto alla chiusura di due campi tollerati, quello di via del Baiardo e quello di Tor de' Cenci, appellandosi a una situazione igienico-sanitaria insostenibile e urgente in cui vivevano le comunita' rom- si legge nella nota- Il 5 luglio 2012, durante l'abbattimento delle abitazioni nel campo di via del Baiardo il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha dichiarato: 'Dopo 20 anni questo campo viene finalmente sgomberato. Qui vivevano centinaia di persone in condizioni disagiate, senza servizi e senza sicurezza'. Il 28 settembre 2012, giorno dello sgombero dell'insediamento di Tor de' Cenci, la vice sindaco di Roma Sveva Belviso ha invece affermato: 'Da tempo denunciamo le gravi carenze igienico-sanitarie del campo, la sua pericolosita' e il degrado che vi regna incontrastato'. Le due azioni di sgombero, condotte con modalita' giudicate violente e illegali da diverse organizzazioni, sono state attuate in nome di una presunta solidarieta' e, come affermato, per salvaguardare le famiglie rom da ambienti insalubri e insicuri. Secondo le dichiarazioni rilasciate dal Comune di Roma, trasferire comunita' rom da luoghi di degrado sociale e ambientale all'interno dei 'villaggi attrezzati' previsti dal Piano Nomadi ha rappresentato un passo in avanti per garantire ai rom condizioni di vita migliori e sicure dal punto di vista sanitario. Secondo i rilievi svolti dall'Associazione 21 luglio, in realta', le condizioni igienico-sanitarie all'interno degli 8 'villaggi attrezzati' permangono estremamente gravi e allarmanti".
In particolare l'associazione denuncia la situazione dell'insediamento di via di Salone, dove negli ultimi 15 giorni e' scoppiata un'emergenza sanitaria. "Il campo e' stato costruito per accogliere 600 persone, ma il Comune di Roma ne ha concentrate al suo interno un numero doppio mettendo a serio rischio la funzionalita' dell'impianto fognario- continua la nota- Da circa due anni alcuni abitanti dell'insediamento e diverse organizzazioni che operano nel campo hanno segnalato al Comune di Roma il collasso dell'impianto fognario dell'insediamento, dovuto al sovrannumero degli abitanti, con costante riversamento del liquame fognario sul suolo. Nell'area del campo dove la fuoriuscita del liquame fognario e' risultata piu' consistente e' stato segnalato due settimane fa il primo caso di epatite A." L'associazione ricorda che il virus, che si trasmette per via oro-fecale attraverso acqua contaminata, e' diffuso in luoghi assimilabili ai campi profughi dei paesi africani e asiatici, dove gli ambienti risultano particolarmente degradati e insalubri. Secondo le informazioni raccolte dalla 21 luglio, a causa della diffusione del virus, negli ultimi giorni sono stati una decina i minori rom del villaggio attrezzato di via di Salone ricoverati presso diverse strutture ospedaliere romane e 80 i minori sottoposti a profilassi condotta dall'ASL RmB. Per tali minori sarebbe stata prevista l'interruzione scolastica a scopo precauzionale.
Per l'Associazione 21 luglio "e' necessaria un'assunzione di responsabilita' ed e' importante che l'amministrazione romana dia una risposta chiara e trasparente riguardo le condizioni igieniche degli otto villaggi attrezzati che, pur avendo un costo di sola gestione annuo complessivo superiore ai 5 milioni di euro, risultano essere luoghi dove i diritti fondamentali non sono garantiti e la salute dell'individuo, e del minore in particolare, non appare in alcun modo tutelata".
(Rel/ Dire)