RINITI, UNO SU DUE VA IN OSPEDALE PENSANDO AD ALLERGIA
CARUSO: "NO A CURE FAI DA TE, BENEFICI CON TERAPIA IDONEA".
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 2 nov. - "Ogni anno visito in ospedale almeno una persona al giorno, circa 300 l'anno, che pensa di essere allergica quando invece soffre di rinite vasomotoria. Arriva in ospedale, dopo essere stata sottoposta a diverse visite mediche e aver fatto i differenti test, alla ricerca di una diagnosi e di una soluzione definitiva che spesso non e' facile trovare nella marea delle patologie nasali. Eppure con un esame di terzo livello, la citologia nasale, e' possibile invece orientare il medico e il paziente sia nella diagnosi che nella terapia. È quindi doveroso far conoscere a tutti questa possibilita' e promuovere la prima giornata nazionale 'Il mio naso ribelle' quale occasione giusta per informare i cittadini e sensibilizzare la Comunita' scientifica, in particolar modo sulla rinite vasomotoria non allergica". A dirlo e' Cristiano Caruso, medico specialista in allergologia presso il 'Complesso Integrato Columbus' di Roma, che martedi' partecipera' alla conferenza stampa promossa dal presidente dell'Accademia nazionale di citologia nasale (Aicna), Matteo Gelardi, per presentare la prima Giornata nazionale sulle malattie nasali, presso l'hotel Nazionale in piazza Montecitorio 131 a Roma alle 11.
"Le cure fai da te- ha proseguito l'allergologo- rappresentano un grande problema perche' possono peggiorare pesantemente le condizioni dei pazienti, comportando spesso atrofia delle mucose, mentre con una terapia idonea e cronica potrebbero raggiungere benefici importanti in sole 3/6 settimane". La cura per le riniti non allergiche "deve essere cronica e ovviamente variare a seconda delle specifiche riniti. Generalmente il cardine della terapia- ha concluso Caruso- e' lo steroide nasale topico a cui poi si aggiungono le docce nasali".
(Wel/ Dire)
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