OBIETTIVO ARGINARE FENOMENO DELL'EMIGRAZIONE SANITARIA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 30 mar. - Il presidente della
regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ed il professore Giuseppe
Profiti, presidente del Centro pediatrico - Irccs 'Bambin Gesu''
di Roma, hanno firmato questa mattina a Catanzaro l'accordo per
l'attivazione di un Centro pediatrico regionale, 'Bambin Gesu' -
Calabria". All'incontro ha preso parte anche la manager
dell'azienda ospedaliera "Pugliese-Ciaccio" di Catanzaro, Elga
Rizzo. L'iniziativa, definita 'storica' dai firmatari
dell'accordo, e' frutto di lunghi mesi di trattative ed e'
destinata ad imprimere una svolta decisiva alla drammatica
emigrazione sanitaria di migliaia di bambini e di giovanissimi
calabresi, costretti a rivolgersi ogni anno a strutture
ospedaliere di tutta Italia per potersi curare. L'accordo apre
prospettive per imponenti ricadute positive anche in termini di
risparmio economico e pone le basi per la costruzione di un polo
pediatrico regionale di riferimento, imperniato sulle
professionalita' e sulle metodiche proprie della piu' autorevole
struttura ospedaliera dedicata ai minori che e' il 'Bambin Gesu''
di Roma. "Oggi celebriamo una data molto importante per la
Sanita' calabrese - ha affermato il governatore Scopelliti -,
frutto di un lavoro cominciato subito dopo le elezioni regionali
e che ha visto il coinvolgimento di tanti calabresi illustri che
vivono a Roma, i quali hanno contribuito a realizzare questo
sogno. Questo - ha rimarcato il presidente della giunta regionale
- e' un progetto pilota da cui partire per costituire una rete su
tutto il territorio regionale ed e' un modo per dimostrare che la
classe politica calabrese sa fornire delle risposte e dare una
prospettiva al territorio".
Anche il professor Profiti, presidente del 'Bambin Gesu'', ha
rimarcato il tasso elevatissimo di emigrazione sanitaria dalla
Calabria verso altre regioni: in pratica si tratta del 25% del
dato complessivo nazionale, circa dieci mila famiglie all'anno.
"Con questa intesa- ha spiegato Profiti- alzeremo
progressivamente gli standard di qualita' della chirurgia
pediatrica in Calabria, attraverso progressive forme di
collaborazione che ci vedra' insieme con i colleghi calabresi
nella gestione dei pazienti e dei relativi interventi. Quello che
forniamo e' il 'marchio' Bambin Gesu', fatto non solo di
esperienza e valore umano, ma di regole e conoscenze. Per me, che
sono andato via da Catanzaro 36 anni fa e' un sogno che si
realizza perche' si crea questo progetto proprio nella mia terra,
per cui ho sempre auspicato una crescita in campo sanitario.
Questa e' un'iniziativa concreta che potra' migliorare
effettivamente un pezzo della sanita' pubblica calabrese".
Sui tempi di realizzazione del progetto la manager Elga Rizzo
e' stata molto chiara. "Il progetto iniziera' gia' nel prossimo
mese di maggio. Dopo i primi sondaggi con il 'Bambin Gesu'' - ha
spiegato Rizzo - i dirigenti medici, i sanitari ed i tecnici
dell'ospedale pediatrico italiano per eccellenza, hanno visitato
le nostre strutture, verificando l'idoneita' dei locali e delle
dotazioni impiantistiche e strumentali, che prevedono peraltro la
ristrutturazione in corso della chirurgia pediatrica e della
pediatria. L'apprezzamento e l'entusiasmo con cui il nostro
progetto e' stato accolto ci gratificano dell'impegno fin qui
sostenuto - ha concluso la manager - sicuri di aver intrapreso
assieme alla regione quel percorso virtuoso che ci portera' fuori
dall'emergenza".
Secondo l'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari
regionali, la mobilita' passiva dei pazienti calabresi fino a 18
anni verso altre regioni, e' pari a 18,2 milioni di euro circa
secondo i dati rilevati nel 2009. Dei 60.400 minori a carico del
sistema sanitario regionale circa 11.300 ( il 18.8 % del totale)
si sono curati fuori dalla Calabria. La struttura che risulta
avere il maggiore grado di attrattiva sulle famiglie calabresi e'
proprio il 'Bambin Gesu'' di Roma (quasi 30% della emigrazione
sanitaria pediatrica), seguono l'Universitaria di Messina e
l'Istituto 'Gaslini' di Genova. Un altro dato molto indicativo e'
che,sul totale dei ricoveri fuori regione, il 31% (5.299 casi) e'
relativo a casi risolvibili in day hospital e day surgery; mentre
per il 13% si tratta di ricovero ordinario. Sul totale della
spesa di oltre 18,2 milioni di euro, circa 8,5 milioni di euro si
riferiscono al dispendio economico per casi di bassa complessita'
(74,6 % dei casi) mentre 4,6 milioni di euro vengono impiegati
per patologie di media complessita'.
(Wel/ Dire)