PARTITO PERCORSO SOCIO-SANITARIO PER LA TUTELA DEI MINORI E GIOVANI ADULTI SOTTOPOSTI A PROVVEDIMENTI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 mar. - "Percorso
socio-sanitario per la tutela dei minori e giovani adulti
sottoposti a provvedimenti dell'autorita' giudiziaria in area
penale interna ed esterna". Questa la denominazione del progetto
avviato a Reggio Calabria, con un incontro pubblico nei locali
della biblioteca provinciale. L'iniziativa e' promossa e
finanziata dalla regione Calabria - dipartimento Tutela della
salute, nell'ambito del Piano sanitario nazionale.
L'amministrazione regionale, per la realizzazione del progetto in
partenariato col Centro di giustizia minorile per la Calabria e
la Basilicata, ha scelto l'Azienda sanitaria provinciale di
Catanzaro (Asp) per la presenza sul territorio catanzarese
dell'unico istituto penale per i minorenni della regione.
L'iniziativa progettuale prevede una serie di azioni finalizzate
a sostenere il percorso educativo dei minori in trattamento,
rivolte all'educazione alla salute come cura di se': tra queste
vi e' il lavoro di rete, la formazione del personale minorile, la
formazione-animazione dei minori dell'area penale collocati nelle
comunita' del territorio tramite laboratori, la peer-education
con realizzazione di spot di educazione sanitaria e la
preparazione alla fuoriuscita dei minori e giovani dall'istituto
penale per i minorenni. Dagli esperti presenti e' stata espressa
la soddisfazione della Giustizia minorile per l'approvazione di
tale progettualita' che ha ricevuto nei mesi scorsi il plauso
ufficiale del ministero della Giustizia e che potra' dare
risposte concrete ai bisogni in tema di tutela della salute dei
minori sottoposti a provvedimenti dell'autorita' giudiziaria;
un'iniziativa che rafforzera' la sinergia gia' avviata con la
regione Calabria, in materia di sanita' penitenziaria, anche nel
territorio reggino.
In occasione della presentazione del progetto sono stati
affrontati i problemi ancora irrisolti relativi alla presa in
carico per il trattamento dei minori e giovani-adulti in doppia
diagnosi, con disturbi psico-comportamentali e psichiatrici in
carico alla giustizia minorile. La giornata inaugurale ha
registrato la presenza di Antonio Montuoro referente dell'Asp di
Catanzaro per la sanita' penitenziaria; Bernardo Grande direttore
del Sert di Catanzaro con l'e'quipe tecnico professionale
(medico, infermiere, psicologo, educatore, sociologo) che curera'
la formazione del personale e dei giovani autori di reato;
Luciano Lucania referente Asp di Reggio Calabria per la sanita'
penitenziaria; Caterina De Stefano Direttore del Sert di Reggio
Calabria. Per la Giustizia minorile erano presenti: Mirella
Petrillo, funzionaria del Centro per la giustizia minorile;
Giuseppina Garreffa, direttore dell'ufficio di Servizio sociale
per i minorenni della citta' dello Stretto; Giuseppe Crucitta in
rappresentanza del Tribunale dei Minorenni di Reggio Calabria.
All'avvio del progetto ha partecipato una rappresentanza della
fitta rete di associazioni del privato sociale, delle comunita' e
dei gruppi appartamento operanti nel territorio cittadino e
provinciale che ospitano giovani e giovanissimi sottoposti a
provvedimenti dell'autorita' giudiziaria minorile. La prossima
azione del progetto nella citta' di Reggio Calabria sara' la
formazione, a cura dell'e'quipe del Sert di Catanzaro, rivolta
agli operatori dei servizi minorili e del privato sociale sul
tema delle malattie sessualmente trasmissibili.
(Wel/ Dire)