SCHIAFFI, PER UN QUARTO DEI GENITORI È GESTO EDUCATIVO
IL 22% LO FA QUALCHE VOLTA AL MESE, IL 5% QUASI TUTTI I GIORNI, IL 49% LO UTILIZZA ECCEZIONALMENTE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 mar. - La ricerca del dialogo
e dell'ascolto si confermano i principali pilastri sui quali i
genitori costruiscono il loro rapporto educativo con i figli -
rispettivamente per il 50% e per il 35% di essi. Tuttavia piu' di
un quarto dei genitori italiani ricorre allo schiaffo: lo fa o
qualche volta al mese (22%) - o quasi tutti i giorni (5%). A
questi si aggiunge un 49% che lo utilizza eccezionalmente. In
generale un quarto di madri e padri italiani vede nel ceffone un
gesto con una valenza educativa. A fronte di cio' circa il 25%
del totale dei genitori si rifiuta categoricamente di ricorrere
alle punizioni fisiche dei propri figli. Sono alcuni dei dati
della nuova ricerca di Save the Children - realizzata da Ipsos -
su "I metodi educativi e il ricorso a punizioni fisiche" e
diffusa in occasione del lancio, oggi, della nuova campagna "A
mani ferme - Per dire 'no' alle punizioni fisiche nei confronti
dei bambini". La campagna si inserisce nell'ambito del progetto
europeo coordinato da Save the Children Italia "Educate, do not
punish" , ed e' in collaborazione con la Societa' italiana di
pediatria (Sip) e l'Associazione nazionale dei pedagogisti
italiani (Anpe).
Educano "alzando le mani" - seppure qualche volta nel mese -
il 22% dei genitori di bambini da 3 a 16 anni. Un dato che,
paragonato alla precedente ricerca di Save the Children, mostra
un aumento del ricorso allo schiaffo fra i genitori con figli tra
6 e 10 anni (27% a fronte del 22% del 2009) e fra 11 e 16 anni
(18% contro l'8%), mentre in decremento l'uso del ceffone verso i
bambini piu' piccoli tra 3-5 anni (passato dal 38% del 2009 al
22% del 2012). Capita invece quasi tutti i giorni di dare uno
scapaccione ai propri bambini rispettivamente al 5% dei genitori
di figli fra 6 e 16 anni e al 3% di quelli con bambini tra 3 e 5
anni. Avviene poi in casi eccezionali al 49% dei genitori di
bambini da 3 a 10 anni e per il 51% di quelli con figli da 11 e
16 anni. In generale, i tre quarti dei genitori sono conviti che
lo schiaffo di per se' sia un gesto prevalentemente violento e
non un metodo da utilizzare sistematicamente nell'educazione dei
figli. Quando vi ricorrono e' in situazioni eccezionali, come
extrema ratio laddove avendo gia' utilizzato altri espedienti,
non sanno piu' come comportarsi. Infatti tra le principali
motivazioni che spingono allo schiaffo, c'e' per quasi il 45%
"l'esasperazione, lo spavento, la reazione di un momento",
seguita da "il voler segnalare in modo inequivocabile che si e'
superato un limite estremo" per il 38%. Per quanto riguarda le
conseguenze dello schiaffo sui bambini, non sono considerate
necessariamente negative: per quasi il 57% dei genitori, dare uno
schiaffo una volta ogni tanto non ha mai fatto male a nessuno e
per il 26% di essi addirittura puo' avere un effetto benefico per
renderli adulti educati.
(Ami/ Dire)
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